
Uno degli incontri con la cittadinanza insieme ai volontari delle associazioni di Protezione civile di Lugo
"Cosa siete venuti a fare con quelle divise?" e "Se venite da me per evacuare vi aspetto con la sciòpa", questo il livello di alcune frasi che sono state rivolte ai volontari delle associazioni di Protezione civile di Lugo intenti a spiegare cosa fare e non fare durante le fasi di emergenza in caso di calamità. Un livore inaccettabile, soprattutto perché rivolto a persone che gratuitamente si impegnano per la sicurezza del territorio e della comunità, tanto che l’Amministrazione comunale della città estense ha deciso di non esporli più alle eventuali ingiurie delle persone. "In questo periodo giro per le consulte parlando di Protezione civile, di allerte, di evacuazioni, di misure precauzionali individuali da adottare in caso di emergenza e lo faccio con i volontari delle due associazioni di volontariato convenzionate con il Comune di Lugo – spiega l’assessora ai Lavori pubblici e Protezione civile, Veronica Valmori –. Lo facevo fino a questa sera, quando in una consulta i volontari presenti sono stati attaccati e offesi. Capisco la rabbia, la frustrazione, la paura, la comprendo perché comune a molti di noi, ma un atteggiamento così nei confronti di chi mette tutto se stesso in emergenza e che in tempo di pace investe in formazione e informazione non lo accetto".
Decisione condivisa dalla sindaca Elena Zannoni. "Comprendiamo perfettamente le paure, le richieste e anche gli sfoghi (viviamo anche noi sul territorio, ci vivono le nostre famiglie e i nostri affetti), li ascoltiamo, ce ne facciamo portatori verso gli enti competenti. Questo sì – afferma la prima cittadina –. Ma la mancanza di rispetto verso chi, ogni giorno, sia in tempo ‘di pace’ che durante le emergenze, mette a disposizione tempo e passione per gli altri, per chi si forma per portare quella divisa, chi potrebbe uscire dal lavoro e fare molto altro e invece ci accompagna a ‘tentare di presentare’ un piano di emergenza nei territori, non la accettiamo. E siccome abbiamo bisogno che continuino a proteggere tutti i cittadini, compresi quelli che hanno proferito quelle frasi, ha ragione l’assessora Valmori a dire che d’ora in poi queste serate le faremo solo come Amministrazione Comunale". Le amministratrici rivolgono poi un ringraziamento alle associazioni ‘Le Aquile’ e Aari-Cb’ che hanno presenziato fino ad ora nell’ambito degli incontri che si sono svolti a Voltana, San Lorenzo, Bizzuno, Lugo Est e San Bernardino, il prossimo incontro, il 9 a Santa Maria in Fabriago, non vedrà così la loro presenza.
Matteo Bondi