Marina di Ravenna, perde la testa dopo l’incidente

Tasso alcolemico oltre i limiti, un 39enne dà in escandescenze. I carabinieri lo bloccano con lo spray al peperoncino

Marina di Ravenna, dà in escandescenze dopo l'incidente (foto di repertorio)

Marina di Ravenna, dà in escandescenze dopo l'incidente (foto di repertorio)

Marina di Ravenna, 25 giugno 2019 - Di solito è lui, per lavoro, a dovere intervenire sugli incidenti. Questa volta è invece toccato ai carabinieri i quali, in un crescendo di tensioni, alla fine lo hanno arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. E lo hanno pure denunciato per guida in stato di ebrezza. L’uomo – prosegue l’accusa – del resto ha fatto segnare un tasso alcolemico di poco superiore a 2, ovvero quattro volte al limite consentito dalla legge (0.50) per mettersi al volante. E cioè pure sopra alla soglia (1.50) oltre la quale scatta la confisca del veicolo se di proprietà.

Da parte sua l’accusato, ha invece negato davanti ai militari che lo stavano arrestando, di essere stato lui a guidare: ripromettendosi anzi, non appena libero, di andare a fare denuncia contro gli ignoti che a suo dire gli avrebbero preso l’auto per compiere il tragitto che lo ha inguaiato.

Protagonista di quanto accaduto attorno alle 22 di domenica scorsa a Marina di Ravenna, è un vigile del fuoco 39enne di origine napoletana e in servizio al distaccamento di Latina. L’uomo si trovava nella località rivierasca per fare visita a una familiare e per usufruire delle vicine terme.

Dopo l’incidente, due cittadini – continua l’accusa – lo hanno rincorso e hanno chiamato i carabinieri della locale Stazione. La pattuglia, subito intervenuta, ha iniziato i rilievi di rito. La situazione è precipitata poco dopo quando il 39enne ha realizzato che la vettura gli sarebbe stata sequestrata per essere affidata alla sorella.

E proprio mentre il verbale di affidamento stava per essere compilato, ecco che il 39enne è andato in escandescenze: ne è nata un colluttazione al termine della quale i militari hanno deciso di fare ricorso allo spray al peperoncino. Due carabinieri hanno riportato lesioni giudicate guaribili in otto giorni. Lesioni, più miti (cinque giorni), anche per l’arrestato.

Nel primissimo pomeriggio di ieri davanti al giudice Andrea Chibelli e al viceprocuratore onorario Pietro Plachesi, l’imputato – difeso dall’avvocato Massimiliano Nicolai –, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Quindi, dopo la convalida del suo arresto, è tornato libero con obbligo di firma a Latina due volte la settimana. Processo rinviato a metà luglio: nel frattempo la difesa cercherà di risarcire i due carabinieri tutelati dall’avvocato Eva Pregu.