Infermiera di Lugo, vittoria della difesa. Perizia sulle cause della morte della paziente

L'imputata: "Adesso avete elementi in più per restituire giustizia a Rosa Calderoni"

Daniela Poggiali in tribunale a Bologna (foto Schicchi)

Daniela Poggiali in tribunale a Bologna (foto Schicchi)

Ravenna, 22 febbraio 2017 - Tutto rinviato per Daniela Poggiali. Dopo appena un'ora e un quarto di camera di consiglio, la corte d'appello d'assise di Bologna ha ritenuto necessario disporre dei nuovi approfondimenti sulle cause che, l'8 aprile del 2014, portarono all'improvviso decesso di Rosa Calderoni, la donna per la cui morte l'ex infermiera dell'Umberto I di Lugo ha già ricevuta una condanna all'ergastolo in primo grado.

I giudici bolognesi hanno deciso così di accogliere la richiesta della difesa della Poggiali, gli avvocati Stefano Dalla Valle e Lorenzo Valgimigli, di disporre una perizia medico legale. Proprio nel corso della scorsa udienza d'appello, i legali avevano fatto emergere i loro dubbi sulle cause della morte della Calderoni. Dubbi su cui i giudici, a questo punto, vogliono fare luce, prima di arrivare a una sentenza. 

E oggi, prima che i giudici verso le 12.15 si ritirassero in camera di consiglio, la Poggiali per la prima volta da quando è sotto indagine ha fatto esplicito riferimento alla Calderoni. "Vorrei dire al Presidente e a questa Corte che adesso avete elementi in più per giudicare questa vicenda assurda e dolorosa per me e per restituire giustizia a Rosa Calderoni".

Prima dell'imputata aveva parlato in controreplica il suo legale storico Stefano Dalla Valle, il quale aveva detto che "quando la Poggiali uscirà dal carcere, la prima cosa che farà sarà andare a casa dei familiari a chiedere scusa". E il nuovo legale della Poggiali, l'avvocato Valgimigli, principale autore dell'istanza per la perizia medico legale, al termine dell'udienza ha detto soddisfatto che "abbiamo un Himalaya da scalare ma oggi iniziamo a sperare".