Ravenna, 25 gennaio 2025 – Febbre che cresce velocemente, dolori muscolari, mal di testa. Sintomi che stanno sperimentando in tanti in questi giorni: siamo quasi al picco dell’influenza.

Influenza: il medico spiega come curarla
L’Ausl, sulla base del monitoraggio dei medici di medicina generale e dei risultati dei tamponi effettuati al Pronto soccorso, si aspetta che arrivi a brevissimo: tra il weekend e la prossima settimana. "In Romagna siamo a 15 casi su 1.000 abitanti – spiega Giulia Silvestrini, direttrice facente funzione dell’Igiene pubblica – e l’anno scorso il picco è arrivato oltre i 20 casi per 1.000 abitanti, quasi 25. In generale ci immaginiamo che la curva possa salire ancora, ma ci stiamo avvicinando".
Nella terza settimana di gennaio, quella tra il 13 e il 19, a Ravenna l’incidenza è stata di 42 casi per 1.000 abitanti tra 0 e 4 anni, 23 tra 5 e 14 anni (e in queste due fasce la provincia di Ravenna è quella con i dati di incidenza più alti della Romagna), 14 tra 15 e 64 anni e 5 tra gli over 65. Questi ultimi sono i soggetti a cui è indirizzata la campagna vaccinale: nella nostra provincia si è immunizzato il 57,7%.
Nei Pronto soccorso e nei reparti ospedalieri della Romagna nelle ultime settimane è cresciuto moltissimo il numero di tamponi eseguiti per sindromi simil influenzali (sono stati 646 nella terza settimana del 2025, erano 392 nella 50esima del 2024, ovvero tra il 9 e il 15 dicembre) e di questi il 23,7% è risultato positivo all’influenza. In provincia di Ravenna, spiega Silvestrini, tre persone sono finite in Rianimazione: di queste due sono già migliorate e solo una è vaccinata. Sono tutti over 65.
"La salita della curva dei contagi è stata molto rapida – spiega Silvestrini – ed è iniziata dopo le vacanze di Natale, nelle prime due settimane dell’anno. Abbiamo un sistema di sorveglianza chiamato ‘Respivirnet’ con 74 medici di base e pediatri della Romagna, di cui 27 di Ravenna, che ci dicono quante persone vedono in ambulatorio con sintomi simil influenzali. Ai pazienti fanno tamponi di sorveglianza che vengono poi fatti analizzare per capire cosa c’è in circolazione".
Per quanto riguarda l’ospedale "non è in affanno – aggiunge Silvestrini –, anche se ci sono sempre più casi di persone che si presentano in Pronto soccorso con l’influenza. Chi non l’ha ancora fatto è in tempo a vaccinarsi: è importante, soprattutto per chi è in condizioni di fragilità".