"Inno e alzabandiera, non è fascismo"

La polemica sul campo per bambini nel Riminese. L’organizzatrice è faentina: "Attacchi strumentali"

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"Bambini indottrinati" da esponenti di estrema destra. A sollevare la polemica è stato Alessandro Bongarzone, politico ravennate e candidato di Unione Popolare che ha puntato il dito contro "il campo estivo" o ’colonia’ per bambini e ragazzi organizzato a Montecolombo dall’associazione ’Evita Peron’. Che faceva parte di Forza Nuova, prima di staccarsene ed entrare nella Rete dei patrioti. Tutto questo in provincia di Rimini, nella casa vacanze di Montecolombo, gestita da un gruppo scout riminese, che l’associazione ha preso in affitto per una settimana.

Fra le organizzatrici c’è la faentina Desideria Raggi. "Basterebbe passare alcune ore insieme a noi, per rendersi conto delle cose. La nostra non è una colonia fascista... Non lo è solo perché al mattino c’è l’alzabandiera e facciamo cantare l’inno nazionale a bambini e ragazzi. Non mi pare che nessuno si scandalizzi quando l’inno viene fatto cantare nelle scuole".

Raggi è presidente dell’associazione ’Evita Peron’ e ormai, dice, "sono abituata a queste polemiche". Raggi faceva parte di Forza Nuova prima di staccarsene, due anni fa (come tanti altri forzanovisti) e confluire con l’associazione nella Rete dei patrioti, movimento di estrema destra.

Quando è iniziato il campo?

"Una settimana fa, e oggi già finiamo. Ne organizziamo almeno uno all’anno. Gli ultimi li avevamo fatti a Solarolo dove avevamo anche la sede. E quest’anno invece siamo venuti a Montecolombo".

Lei stessa parla di inno e alzabandiera. Sa tanto di campo per balilla...

"Ma no... Questi sono i soliti e strumentali attacchi. Nel nostro campo i bambini giocano, si divertono, fanno attività ricreative e ludiche, disegnano, sono impegnati in corsi di cucina. Si passa dall’alzabandiera a rubandiera. Questa è stata la solita, trita polemica, sollevata ad arte a un mese dalle elezioni".

Chi sono i bambini e i ragazzi partecipanti? Figli di militanti?

"No, sono i figli di famiglie a cui diamo una mano dal punto di vista economico. Famiglie dimenticate dallo Stato, e il nostro campo per i loro figli è gratis. Sono una ventina e vanno dai 5 ai 14 anni. Paghiamo noi tutte le spese".