La processione mattutina verso le scuole di zaini e grembiulini è nuovamente tornata a essere quotidiana, così come l’affollamento da parte di piccoli gruppi di adolescenti, delle strade e dei marciapiedi che dalle fermate degli autobus portano ai licei e agli istituti tecnici. La prima settimana del nuovo anno scolastico si è già conclusa e la seconda è appena ricominciata. I primi giorni sono stati segnati dai controlli del Green pass, dalle convocazioni del personale e in alcuni casi dalle classi in quarantena. Criticità vissute anche in alcuni istituti del Faentino. Le sigle sindacali del comparto scuola provinciale, già la scorsa settimana avevano messo in luce problemi: "Alle elementari non ci sono più insegnanti titolati, le graduatorie sono esaurite e c’è da sperare in qualche insegnante che si metta a disposizione da fuori regione – aveva detto Lamberto Benini, Cisl –. I problemi più ingenti li hanno avuti gli istituti comprensivi, anche sotto l’aspetto dell’edilizia scolastica. C’è inoltre carenza di insegnanti delle materie scientifiche nelle superiori, e si registrano problematiche nella copertura dei posti dei docenti di sostegno". Dello stesso avviso Maria Rosaria Strammiello, Snals: "Avevamo chiesto dall’inizio dell’emergenza sanitaria nuovi spazi e organico in più. Le convocazioni per i docenti non sono ultimate e le scuole stanno chiamando anche dalle graduatorie di istituto. Uno sforzo da parte del Ministero è stato fatto anticipando le nomine ai primi di settembre. Ora aspettiamo le ore in deroga per la scuola dell’infanzia e la primaria. E le convocazioni per il personale delle segreterie". Gli istituti stanno provvedendo in queste ore a colmare le mancanze. A Faenza comunque secondo i dirigenti scolastici il bilancio della prima settimana tutto sommato è stato positivo e le problematiche per ora gestibili.
Damiano Ventura