Insieme per il territorio, si inizia dal ‘porta a porta’

Gli studenti raccontano l’incontro con le autorità comunali e alcuni esperti di Hera.

Insieme per il territorio,  si inizia dal ‘porta a porta’

Insieme per il territorio, si inizia dal ‘porta a porta’

Il 20 marzo le classi delle scuole primarie del territorio di Ravenna hanno incontrato le autorità comunali e alcuni esperti di Hera per discutere e approfondire il tema della sostenibilità ambientale. Gli assessori Baroncini e Sbaraglia, la coordinatrice Bartolini e gli esperti del gruppo Hera, Chiara Belletti e Roberto Savini si sono resi disponibili non solo per coinvolgere studenti e studentesse sui piani di miglioramento ambientale messi in atto dal nostro Comune, ma hanno accolto suggerimenti e opinioni dei giovani cittadini che dimostrano un grande interesse per alcune tematiche che li vedono coinvolti: la sostenibilità, l’ambiente, il miglioramento degli strumenti didattici nelle scuole, l’inquinamento e il trasporto pubblico.

Gli esperti hanno esposto come il nostro territorio sia sottoposto a inquinamento, basti pensare come nei mesi estivi i 35 km di costa abbiano un forte turismo il cui impatto ambientale, soprattutto relativo allo smaltimento dei loro rifiuti, sia problematico. Inoltre il nostro Comune è attraversato da cinque fiumi perciò è interesse di tutti stare molto attenti ad evitare sostanze inquinanti nelle loro acque e a debellare l’abitudine di gettare rifiuti nei loro alvei.

La strategia della raccolta differenziata ‘porta a porta’ ha l’obiettivo di alzare dal 50 al 70% la massa di rifiuto riciclabile. Per fare questo è necessario che i cittadini si abituino alla differenziazione per diminuire la necessità di aprire nuovi stoccaggi (vere e proprie montagne artificiali di rifiuti); in alternativa l’uso di termovalorizzatori rappresenta una buona risposta rispetto l’impatto ambientale perché permettono di trasformare la spazzatura in energia e calore.

Gli alunni e le alunne hanno comunque denunciato l’abbandono in terra, a volte di fianco ai cassonetti, di sacchi di rifiuti, elettrodomestici, divani… chiedendo al Comune e ad Hera di intervenire per punire questi atti. Il Comune in realtà è già attivo con fototrappole e telecamere per individuare i responsabili. Ma non sarebbe più semplice riparare gli elettrodomestici che si rompono, invece di sostituirli? Se questo aspetto permette alle industrie di vendere più prodotti è anche vero che in questo modo si creano rifiuti. La politica dovrebbe intervenire per incentivare le riparazioni e limitare a monte l’uso di plastiche.

Per diventare cittadini responsabili sono quindi tre le azioni principali da seguire: differenziare il più possibile anche usando l’app ‘il Rifiutologo’, eliminare gli sprechi e inviare segnalazioni se osserviamo comportamenti scorretti che non solo danneggiano l’ambiente, ma sono segno di profonda inciviltà.

Classe 5^C

Scuola primaria ‘Rodari’

di Mezzano

Prof.ssa Elena Zauli