SARA SERVADEI
Cronaca

Intervista all’autista della ruspa: “Purtroppo non l’ho vista, ma potevo lavorare lì”

Pinarella di Cervia, tragedia al mare. Gnoli si difende: ho subito chiamato i soccorsi. “Non serve la patente per guidare quella macchina”

Intervista all’autista della ruspa: “Purtroppo non l’ho vista, ma potevo lavorare lì”

Ravenna, 26 maggio 2025 – “Io non voglio dare addosso a nessuno ma non mi sembra giusto fare certe dichiarazioni contro di me che non trovano fondamento”. Lerry Gnoli, 54 anni, titolare di una ditta di macchinari per la movimentazione del terreno che porta il suo nome, è indagato per omicidio colposo, a piede libero. Il giorno dopo l’incidente risponde dalla sua casa, a dieci minuti d’auto da Pinarella di Cervia.

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Il sopralluogo in spiaggia; nei riquadri, Lerry Gnoli, 54 anni, titolare di una ditta di macchinari per la movimentazione del terreno e la vittima, Elisa Spadavecchia, 67 anni
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Gnoli, le dichiarazioni di cui parla sono quelle che dicono che lei era lì a lavorare abusivamente sabato. Giusto?

“Io potevo lavorare. Sono pieno di carte che lo dicono”.

Parliamo dell’incidente, innanzitutto

“È una tragedia immane. Non mi capacito di come possa essere successo, voglio fare le condoglianze alla famiglia della donna. Domani chiederò al mio avvocato di mandare loro una lettera. Lo scriva, mi dispiace e voglio scusarmi. La vita di una persona vale più di qualunque altra cosa”.

Cosa è successo esattamente sabato mattina?

“Prima avevo usato il trattore, poi ho preso la ruspa perché dovevo rincalzare la torretta. Ho girato verso l’acqua, sulla battigia. Ho fatto marcia indietro, lisciavo la sabbia sotto la battigia, e ho voltato verso l’acqua perché il mezzo non fa le curve a 90 gradi. C’era una persona sola, dall’altra parte. Io lei non l’ho vista, so che era chinata e rivolta verso il mare, mi hanno detto che aveva in mano il cellulare. Me ne sono accorto solo dopo. Sono stato il primo a chiamare i soccorsi”.

Dopo l’incidente ha riportato la ruspa nel punto in cui la parcheggiava sempre. Perché?

“Per recuperare il telefono, per chiamare i soccorsi. Ma mi sono messo subito a disposizione di tutti: dei carabinieri, della capitaneria, del 118”.

Quindi come mai era lì?

“Sono socio di una cooperativa, che ci dà compiti di livellamento o ripristino della spiaggia per la cooperativa Bagnini di Cervia o per le colonie di Pinarella, che hanno le concessioni demaniali”.

La sistemazione della spiaggia non era terminata?

“C’era stata una mareggiata il 16 maggio, ci stavamo lavorando da giorni, aveva fatto molti danni. Venerdì non eravamo riusciti a finire perché a pomeriggio aveva iniziato a piovere”.

Il sindaco sostiene che i lavori non fossero autorizzati...

“Non è vero. Mi avevano visto tutti che ero lì, anche i giorni prima. Il bagnino quella mattina mi aveva visto. Ho l’autorizzazione per operare valida fino al 31 maggio dalle 7 alle 19, e segue i regolamenti di Regione e Capitaneria”.

Anche il sabato?

“Sì, anche il sabato e la domenica”.

Può guidare la ruspa anche ha la patente ritirata?

“Sì, non serve la patente di guida: basta l’abilitazione per operare sui macchinari, che io ho. Le conseguenze di quell’incidente sono finite, io sono libero, e non ho la patente per motivi burocratici, non legati a quell’episodio. Sono state dette delle falsità, come che in quell’incidente nel 2022 io ero positivo agli stupefacenti: non è vero. La mia famiglia soffre per queste bugie”.