ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Investì tassista dopo una lite. Da tentato omicidio a lesioni: 6 mesi

Aveva investito un tassista dopo un violento litigio per motivi di viabilità. Inizialmente accusato di tentato omicidio, un uomo di...

Taxi a Ravenna (. foto di repertorio

Taxi a Ravenna (. foto di repertorio

Aveva investito un tassista dopo un violento litigio per motivi di viabilità. Inizialmente accusato di tentato omicidio, un uomo di 45 anni se l’è cavata con un patteggiamento a sei mesi di reclusione per lesioni, con pena sospesa. La vicenda risale al primo luglio 2024 e si era consumata nel centro di Ravenna, all’incrocio tra via Roma e via Cesarea.

Secondo la ricostruzione dei fatti, quel giorno il 45enne, alla guida di una Mercedes, si era trovato coinvolto in un alterco con un tassista trentenne. I due si erano scontrati verbalmente per futili motivi legati alla circolazione stradale, dando vita a un acceso scambio di insulti. La discussione era poi proseguita lungo via Cesarea, fino all’altezza del civico 96.

In quel tratto, il conducente della Mercedes avrebbe impugnato un cacciavite, minacciando il tassista con frasi come: "Ti spacco la faccia, ti faccio vedere". Quando quest’ultimo era sceso dal suo mezzo per fotografare la targa dell’altra auto, l’altro era improvvisamente ripartito, investendolo. Il trentenne era stato colpito in pieno, finendo sul cofano dell’auto, che aveva proseguito la marcia per circa cinquanta metri prima di sbalzarlo a terra.

Inizialmente, le versioni emerse erano opposte e inconciliabili, e la procura aveva inquadrato la vicenda come tentato omicidio. Erano stati vagliati filmati di sicurezza della zona e ricostruzioni della dinamica basate su testimonianze. Tra le ipotesi considerate, vi era quella che il 45enne avesse intenzionalmente caricato il tassista, allontanandosi subito dopo, e quella che il tassista si fosse avvicinato all’auto mentre il 45enne tentava di ripartire, venendo quindi investito involontariamente. L’uomo si era poi fermato e scusato, pare su suggerimento di un testimone che aveva annotato la sua targa.

Il tassista aveva riportato diverse lesioni fortunatamente non gravi. La dinamica dell’accaduto aveva comunque spinto la procura ad aprire un fascicolo per tentato omicidio. Dopo mesi di accertamenti, tuttavia, l’accusa è stata riqualificata in lesioni personali.

Il procedimento si è chiuso con un accordo tra la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Mirko dell’Edera, e la procura di Ravenna: patteggiamento a sei mesi di reclusione, pena sospesa. Il tassista era assistito dall’avvocato Denaura Bordandini, che davanti al Gup Janos Barlotti ha letto una memoria con la quale, in buona sostanza, si opponeva al patteggiamento.