
I partecipanti al confronto su motorsport e tessuto produttivo locale (foto Tedioli)
Cresce l’attesa per il Gp di Formula 1, che si terrà a Imola nel weekend, mentre oggi alle 16 in piazza del Popolo a Faenza arriva il pilota Oscar Piastri che sulla nuova McLaren Artura spider partirà alla volta di Brisighella per il trofeo Bandini. Proprio questi importanti eventi sono stati l’occasione, ieri al Mic di Faenza, per approfondire il legame tra il mondo del motorsport e il tessuto produttivo territoriale che lungo la via Emilia trova sede e opera all’interno della Motor Valley emiliano romagnola.
Il convegno, introdotto dal sindaco di Faenza Massimo Isola, ha visto la partecipazione di importanti ospiti quali Peter Bayer e Laurent Makies, rispettivamente amministratore e team principal di F1 Visa Cash App Racing Bulls, Alessandro Chiesa, responsabile delle risorse umane della Ferrari, Gian Carlo Minardi, fondatore dell’omonimo team, Nadia Padovani, proprietaria del Team Gresini di Motogp, il vicesindaco di Faenza Andrea Fabbri, il sindaco di Imola e presidente Anci Emilia-Romagna, Marco Panieri, Giovanni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia e rappresentante dell’associazione Città dei Motori e Morena Diazzi, direttore generale della Regione Emilia-Romagna nel settore della conoscenza, ricerca, lavoro e imprese.
Un dialogo ricco e costruttivo quello tra gli attori economici e le istituzioni locali, alla presenza del viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini. Una tavola rotonda che ha costituito l’occasione per evidenziare l’identità ceramica della città faentina, così come l’innovazione e la ricerca che vengono svolti sul territorio attraverso la filiera produttiva, tra le altre, nell’ambito del carbonio e la collaborazione con l’Università di Bologna. Oltre ovviamente al posizionamento nella Motor Valley per la presenza di un team di F1, di un team di Motogp, per il dialogo con Imola e anche per la presenza del nuovo campo cross, che sarà inaugurato il 30 maggio alla presenza del ministro dello Sport.
Nel corso degli interventi sono stati evidenziati i numeri che muove la presenza del motorsport nel comprensorio, come sottolineato da Laurent Makies in un parallelo con la Motor Valley britannica: "Siamo competitivi solo se la Motor Valley è intorno a noi. Racing Bulls ha 300 fornitori in Emilia Romagna, con investimenti per milioni di euro sullo sviluppo di tecnologie", in un mondo, quello motoristico della F1 che "ha un impatto sull’economia globale con 5 milioni di persone impiegate, 300mila volontari e miliardi di euro di investimenti. L’obiettivo è ampliare lo sviluppo di questo settore, mantenendo la passione che contraddistingue l’Italia" come riferito da Peter Bayer.
Non mancano all’orizzonte le sfide da affrontare: "Portare le ragazze a fare percorsi ingegneristici – ha puntualizzato Alessandro Chiesa –, e diventare più virtuosi sull’accoglienza. Importiamo risorse umane ma servono politiche per abbassare i prezzi degli affitti". Senza dimenticare la necessità "di agevolazioni per le aziende estere che vogliono sponsorizzare team italiani, nonché contributi per la formazione dei giovani" come affermato da Nadia Padovani.
Da qui l’impegno dei territori: "Serve creare le condizioni perché queste aziende continuino a crescere e investire sui territori. L’ambizione è attrarre anche aziende che oggi investono in altri paesi" ha precisato Andrea Fabbri, a cui ha fatto eco Marco Panieri puntualizzando sulla polifunzionalità degli eventi e delle strutture, come gli investimenti in corso all’Autodromo "che vanno al di la della F1". Per Gargano potrà essere d’aiuto la proposta di legge sul turismo motoristico "che muove 4 miliardi all’anno. All’interno c’è la costituzione di una cabina di regia nazionale".
L’impegno della Regione, sottolineato da Morena Diazzi, con i dati degli investimenti su ricerca, sviluppo e l’apertura a nuovi mercati, con riferimento al dialogo con il Giappone. "Il Made in Italy è tradizione, bellezza e innovazione – ha concluso il viceministro Valentini –, come la ceramica. Serve un cambio di paradigma affinché il motorsport non sia riconosciuto solo come elemento ludico". Anche perché "questo territorio è iconico per il settore".
Damiano Ventura