
Michele ‘Tito’ Montuschi ogni sera usciva dal circolo dopo una partita a carte
Ravenna, 22 giugno 2025 – Per tutti, al circolo repubblicano Guerrini, era semplicemente “Tito”. Un nome che raccontava affetto, abitudine, presenza. Michele Montuschi, 96 anni, era un volto familiare per chi da anni frequenta quel punto di ritrovo affacciato sulla Circonvallazione San Gaetanino. Ogni sera usciva da lì dopo la consueta partita a carte con gli amici. Anche venerdì sera, poco dopo le 22, aveva salutato come sempre. Ma a casa non è mai arrivato.
Stava pedalando in sella alla sua bicicletta, come faceva sempre, quando all’altezza del civico 37 della circonvallazione è stato travolto da una moto Benelli condotta da un trentenne. L’urto è stato violento: l’anziano è finito sull’asfalto, le sue condizioni sono apparse da subito molto gravi ed è deceduto nella notte all’ospedale Bufalini di Cesena, dove era stato trasportato in ambulanza. Il motociclista, caduto a sua volta, è stato portato al pronto soccorso: è indagato per omicidio stradale ed è risultato negativo all’alcol test. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio della polizia locale di Ravenna, coordina l’indagine il Pm Angela Scorza.
Due i testimoni oculari. Uno riferisce che la bici si trovava al centro della carreggiata, trasversale rispetto alla direzione della moto, come se stesse attraversando da sinistra verso destra. La moto, secondo il testimone, percorreva la San Gaetanino in direzione di via Maggiore. L’altro dice di aver visto l’impatto avvenire a cavallo della linea di mezzeria, ma non è certo della direzione dei mezzi. Poco dopo, sul posto, è arrivato un altro motociclista, che ha visto l’anziano ferito già a terra, incosciente, mentre il conducente della moto si è alzato zoppicante e ha spostato il mezzo all’interno della pista ciclabile. In quanto infermiere, il testimone ha subito riferito ai colleghi del 118 la gravità della situazione. La zona è buia, priva di telecamere pubbliche: si cercano eventuali video privati. Un fanalino è stato trovato a terra, ma non si sa se fosse acceso. Entrambi i mezzi sono stati sequestrati.
Michele Montuschi era nato a Russi nel 1928, avrebbe compiuto 97 anni a novembre. Vedovo, lascia un figlio. Nella vita aveva fatto il camionista, e in tempi lontani era stato anche barista proprio al circolo Guerrini. Nell’ultima parte della sua carriera lavorativa era stato dipendente alla De Stefani, occupandosi del settore automezzi. Un pezzo di storia viva del quartiere, legato al gioco delle bocce – di cui era stato anche arbitro – e poi, negli ultimi anni, alle carte con gli amici. Al circolo Guerrini si respira cordoglio sincero. “Era un affezionato, un cliente storico. Veniva anche al pomeriggio a volte”, racconta con emozione Laura, la barista. “Era parte di questa casa. Ora manca”.
A ricordarlo con commozione è anche il figlio Paolo, che racconta un uomo “di una bontà estrema, disponibile con tutti e sempre pronto ad aiutare. Papà era uno di quelli che, se poteva, faceva di tutto per realizzare il desiderio di chi si rivolgeva a lui. Ha passato una vita sulla strada, coi camion, e sulla strada ci ha lasciato”. Paolo ricorda con tenerezza anche la dedizione con cui, per cinque anni, il padre ha assistito la moglie allettata, senza mai risparmiarsi, con una cura silenziosa ma quotidiana. La sera dell’incidente, Paolo è arrivato sul luogo dello schianto quando ormai il padre era già stato caricato sull’ambulanza. Lo ha poi raggiunto al Bufalini, dove ha ricevuto la notizia della morte. I funerali non sono stati ancora fissati, si attende il nulla osta della procura, in attesa di una ricostruzione più chiara della dinamica.