
Eugenio Fusignani del Pri
Era il 25 novembre 2024: quel giorno Michele de Pascale presentò la lettera di dimissioni da sindaco di Ravenna. Una scelta - il cervese è stato poi eletto presidente della Regione Emilia Romagna - che innescò un effetto domino a Palazzo Merlato. A prendere il posto di de Pascale sarebbe dovuto essere il vicesindaco, Eugenio Fusignani, storico esponente del Partito Repubblicano Italiano. Questo non avvenne perché, questo porta a pensare la logica e la lettura delle dinamiche politiche, ci fu un accordo tra il Pd e l’Edera. Come finì è noto a tutti: a ricoprire l’incarico di sindaco facente funzioni è stato in questi mesi Fabio Sbaraglia, assessore della giunta uscente. Fusignani in questi mesi non spiegò mai i motivi del suo passo indietro. Di certo a diversi esponenti repubblicani questo sottomettersi alla decisione dei dem non piacque, e non gliele mandarono a dire. Sia come sia, dopo l’elezione di Barattoni torna in ballo la poltrona di vicesindaco, che dovrebbe spettare ad un esponente del Partito Repubblicano. E il primo nome che viene in mente è proprio quello di Fusignani. Il Movimento 5 Stelle potrebbe avanzare richieste? Tra i grillini, come leggete a fianco, c’è chi ritiene più appetibili due assessorati (con deleghe di peso), che il ruolo di vicesindaco. Insomma, Barattoni dovrà trovare gli equilibri giusti per mettersi quanto prima al lavoro.
l.b.