Isis, condannato il foreign fighter ravennate. "Mi fecero lavaggio del cervello"

Tre anni a Noussair Louati, il tunisino arrestato nell’aprile 2015: fu il primo in Italia

Louati in aula a Ravenna (Zani)

Louati in aula a Ravenna (Zani)

Ravenna, 11 gennaio 2017 - Noussair Louati, 28enne tunisino bloccato dalla Digos ravennate il 22 aprile 2015 nella città romagnola, è stato condannato in abbreviato a tre anni e mezzo di carcere dal Gip di Bologna (la Dda felsinea aveva chiesto tre anni e dieci mesi). Era stato il primo foreign fighter fermato in Italia dopo l’entrata in vigore della specifica legge.

Louati, in videoconferenza dal carcere di Torino dove si trova, ha ammesso quanto attribuitogli nelle indagini della polizia spiegando in buona sostanza di avere subito, complice l’uso di droga, il lavaggio del cervello da quelle stesse persone che lo avevano contattato per partire per la guerra santa. Ma si è detto pentito garantendo di avere tagliato tutti i ponti con gli jihadisti già una ventina di giorni prima del fermo. Motivo questo per il quale il suo avvocato - il ravennate Francesco Furnari - ne aveva chiesto invano l’assoluzione.