Ravenna, 24 aprile 2015 - Noussair Louati resta dietro le sbarre. Il Gip del Tribunale di Ravenna ha convalidato il fermo e confermato il carcere per il 27enne tunisino bloccato dalla polizia a Ravenna nella notte tra martedì e mercoledì con l'accusa di volersi arruolare nell'Isis a fini terroristici.
Secondo il giudice delle indagini preliminari, gli elementi finora raccolti contro di lui "appaiono integrare i profili penali previsti" dalla nuova norma emanata "per il contrasto al terrorismo internazionale", e in particolare "il fenomeno dei cosiddetti foreign fighter".
L'analisi dei dati Facebook "porta a ritenere che lo stesso sia pronto a intraprendere viaggi finalizzati al compimento delle condotte con finalità di terrorismo". Nel complesso, "gravi indizi di colpevolezza", tanto che la richiesta cautelare del Pm è "non solo fondante ma altresì di tale gravità e urgenza" da giustificare il carcere, sia perché sono in corso indagini per identificare gli arruolatori che per la convinta determinazione del 27enne a unirsi all'Isis in un "quadro cautelare di estrema gravità".
In merito alla ragione del fermo - il pericolo di fuga - il Gip Antonella Guidomei ha ritenuto di convalidare perché il tunisino è senza fissa dimora e perché ha provato a espatriare in più modi. Il giudice ha infine disposto la trasmissione degli atti per competenza a Bologna, dato che l'inchiesta è coordinata dalla Dda.iziato a riorganizzare il suo passaggio in Siria attraverso la Germania, proposito che secondo gli inquirenti ha cercato di mettere in atto fino al fermo.