Italexit: "Il 26 settembre? Non cambierà nulla"

I candidati sono Mia Gandini,. Paola Fuschini, Cinzia Pasi. e Piero Mongelli

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Sono Mia Gandini, Paola Fuschini, Cinzia Pasi e Piero Mongelli i candidati di Italexit rispettivamente alle liste proporzionali e uninominali di Camera e Senato. Italexit è il movimento che si richiama a Gianluigi Paragone. "Punto centrale della nostra campagna elettorale – è stato detto - è dire la verità agli italiani e cioè che dal 26 settembre che vinca il centrodestra o il centrosinistra non cambierà nulla, per ora. Si andrà avanti con la quarta dose, si andrà avanti con il piano Draghi, con il piano Colao che sostituirà i lavoratori, le persone con l’intelligenza artificiale e con l’identità digitale".

Mia Gandini e Paola Fuschini hanno ricordato alcuni del punti principali del programma di Paragone: tra i ‘no’ spiccano quelli al green pass, all’obbligo vaccinale, alle aste delle concessioni balneari, mentre tra i ‘si’ abbiamo la commissione d’inchiesta su Covid e Vaccini, aliquota 15% per chi produce Made in Italy, stipendi più alti senza gravare su chi assume, più sanità e scuola pubblica. Nel programma dei candidati ravennati di Italexit c’è il no al rigassificatore. "Il nuovo impianto - ha detto Cinzia Pasi - metterà in ginocchio turismo, agricoltura, pesca. Ridateci il gas russo e togliete le sanzioni a Mosca". Piero Mongelli, imprenditore, ha parlato del pesante impatto che, prima i provvedimenti legati al Covid poi le bollette energetiche, stanno avendo sulla categoria dei ristoratori.