Jacopo Zani: la miglior tesi di architettura dell’Università di Delft

Il 26enne ravennate, unico italiano, ha ottenuto il riconoscimento dal prestigioso ateneo olandese

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La miglior tesi di architettura dell’Università tecnologica di Delft. Questo il riconoscimento ottenuto, unico italiano, dal ravennate Jacopo Zani. La prestigiosa università olandese ha premiato la miglior tesi di ogni sua facoltà e Jacopo è risultato il migliore in quella di Architettura. Ventisei anni, dopo la triennale al politecnico di Milano ha deciso di trasferirsi in Olanda per la biennale. "Volevo cambiare, andare all’estero – racconta – per fare un’esperienza diversa rispetto al percorso che avevo intrapreso fino a quel momento. E infatti l’università di Delft ha un’impronta più riflessiva rispetto all’insegnamento razionalistico del Politecnico e la combinazione di queste due impostazioni funziona".

La tesi che ha ottenuto il premio è relativa a un progetto di riqualificazione di quelle aree sorte attorno alle miniere di carbone in Belgio e abitate in gran parte anche dalla migrazione italiana. Le cosiddette company town, e cioè vere e proprie città, sobborghi che si sviluppavano attorno alle aree industriali, in questo caso le miniere. "L’idea – spiega Jacopo Zani – era quella di restituire una nuova identità a quei luoghi dopo la chiusura delle miniere. Ho proposto delle linee guida per intervenire con poche risorse economiche e di materiali, facendo in modo che non tutto fosse recuperato, ma che anzi una parte fosse reclamata dalla natura. Un progetto che rivede anche il concetto di sostenibilità".

Da due mesi Jacopo si è trasferito a Zurigo, per un dottorato. "La professione di architetto, - continua - in particolare in Italia, è in crisi. All’estero ci sono opportunità impensabili in Italia, ma questo non significa che voglia tagliare completamente i ponti con il mio Paese. In Italia, a Ravenna che è una realtà che conosco bene, nonostante le difficoltà, la mancanza di occasioni, ci sono tanti giovani architetti che si danno da fare, come ad esempio i miei amici dello studio Denara che hanno appena completato un bellissimo progetto in Darsena. Sul mio futuro ancora non ho deciso. Di sicuro rimarrò a Zurigo per i prossimi tre anni, poi si vedrà. Però mi piacerebbe in futuro mantenere un legame lavorativo anche con l’Italia".

Annamaria Corrado