L’Esodo istriano rivive con i racconti di Cristicchi

Il cantautore porta in scena al Goldoni di Bagnacavallo il suo spettacolo: tra musica e dialoghi si rievoca la storia di tanti costretti a lasciare le terre natali

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Dopo gli spettacoli del progetto ’APeRTure’, prende ufficialmente il via, stasera e domani sera alle 21, la stagione 202021 del teatro Goldoni di Bagnacavallo. Il primo protagonista a calcare le assi del palcoscenico bagnacavallese sarà Simone Cristicchi con la pièce ’Esodo’, in cui l’artista racconta una pagina dolorosa della storia d’Italia, una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità.

Al Porto Vecchio di Trieste c’è un ’luogo della memoria’ particolarmente toccante: il Magazzino 18. Un magazzino che conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300mila persone scelsero, davanti a una situazione dolorosa e complessa, di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. In questo racconto, tra parole e immagini, vengono rievocate le difficoltà, la paura, l’insicurezza, e la nostalgia che tutte queste persone hanno affrontato.

Biglietti da 15 a 25 euro (prevendita questa mattina dalle 10 alle 13) acquistabili anche su Vivaticket. Nelle sere di spettacolo la Biglietteria aprirà alle 20. Info al numero 0545 64330.