La bellezza malata, l’importante è l’interiorità

Gli allievi della 3^B della scuola media ‘Cervia 3’ riflettono su conseguenze ed effetti dei canoni per l’aspetto fisico, in particolare femminile

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La bellezza femminile è un concetto presente fin dai tempi più antichi, valutata e misurata sulla base di un modello "perfetto" imposto dalla società. Donne e ragazze vanno alla ricerca della bellezza per tutta la vita, inseguendo la perfezione in un percorso spesso caratterizzato da sacrifici e tormenti. Il concetto di bello è cambiato nel tempo a seconda delle epoche e delle culture: dai fianchi rotondi dell’antica Grecia alla vita strettissima dell’epoca vittoriana, dal fisico a clessidra e curvy degli anni ’50, ai corpi androgeni dei ‘60 e dei ‘90. Oggi, dopo anni di evoluzione, la società produce uno standard di bellezza definito: la donna magra, alta, con pelle liscia e uniforme, giovane e bianca. La linea di confine che delinea il concetto di fisico modello è molto sottile, infatti se sei magra e hai le ossa pronunciate non vai bene, ma non sei a posto neanche se hai un rotolino di troppo. Spesso le donne che non rispettano questi canoni estetici sono portate a odiarsi e non valorizzarsi, cadendo vittime di insicurezze e di uno stile di vita tutt’altro che sano. Aspirano a un fisico perfetto, termine che suggerisce qualcosa che non può essere migliorato e che ha già raggiunto un livello di bellezza insuperabile.

Tali caratteristiche ci portano a pensare a celebrità e a modelle con determinate proporzioni e che, pubblicità e marketing, ci hanno spinto a credere di dover replicare per essere considerate belle e perfette. Capita che coloro che ambiscono a questo traguardo siano influenzati non solo dal grande peso imposto dalla società, ma anche dai giudizi e dalle parole non adeguatamente pesate delle persone che li circondano. Il più grande difetto della generazione attuale è difatti la superficialità, che non ci permette di vedere oltre l’aspetto esteriore e di soffermarci invece sull’interiorità di una persona. I social sono un altro elemento che tende a influenzare molto le menti degli adolescenti, in quanto su queste piattaforme si tende spesso a modificare le foto per risultare più belli. Gli standard irraggiungibili di perfezione possono recare gravi problemi all’individuo, come disturbi e patologie caratterizzate da una progressiva alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme del corpo. Questi comportamenti sono tipici del periodo dell’adolescenza, in particolare per le ragazze. In realtà la bellezza perfetta non esiste: siamo imperfezioni perfette e, come disse il filosofo Aristotele “le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono”. Dovremmo imparare a conoscerci e ad amarci per il solo nostro sviluppo personale e il benessere psicologico, inevitabilmente accompagnato anche da quello corporeo.

Anita Tesorieri, Beatrice Cavazza, Cecilia Lucchesi, Federica Battistella, Giulia Casadei, Ilaria Soprani, Micol Travanti e Valentina Mussoni, classe 3^B

Scuola media ‘Cervia 3’

Prof. Loredana Savoia