La Canèna, vino di oggi e del passato

Di un uomo con le guance rosse che lasciano trasparire floridezza si diceva: "L’à ’na faza da Canéna" (Ha una faccia da Canéna) che qualcuno traduce in Canina o sbagliando, confonde con la Cagnina. È meglio chiamarla alla romagnola, Canèna, vino tipico della Bassa, non pregiato, con un basso grado alcolico che non ubriaca a meno di berne in grande quantità come avveniva un tempo. Tra chi eccedeva c’era Marchin d’ Zamarjin che col bicchiere in mano cantava: "Cvèsta l’è la Canéna ch’us bev sera e maténa" (Questa è la Canéna che si beve sera e mattina). Un tempo ne produceva in grande quantità nella Bassa: "Oh Canéna d’ Cudgnöla, t’è tròp carg al tirël" (Oh Canéna di Cotignola, hai troppo cariche le tirelle).