La comunità energetica compie il primo passo

Costituita l’associazione che dovrà svilupparla, grazie al via libera in consiglio comunale. Punterà sugli impianti fotovoltaici

La comunità energetica compie il primo passo

Il progetto si basa sull’installazione di pannelli fotovoltaici

Arriva a Cervia la prima comunità energetica rinnovabile del territorio comunale. Lo ha stabilito all’unanimità il consiglio comunale nella seduta di martedì. Il Comune di Cervia sarà il socio fondatore, assieme ad Asp Ravenna Cervia e Russi, di una delle prime Comunità energetiche rinnovabili presenti sul territorio romagnolo. In occasione del consiglio comunale è stata infatti approvata la costituzione dell’associazione, che ha l’obiettivo principale di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai soci della comunità e alle aree locali in cui opera, promuovendo l’installazione di impianti di generazione a fonte rinnovabile - impianti fotovoltaici nello specifico -, la condivisione dell’energia prodotta e la riduzione dei costi energetici degli associati.

Il Comune di Cervia, spiega una nota dell’amministrazione comunale, "con questo strumento intende rendersi protagonista del processo di transizione energetica nel proprio territorio, implementando le azioni previste nella lotta contro l’emergenza climatica e costruendo un nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Con la costituzione dell’associazione inizia dunque il percorso verso la realizzazione della prima comunità energetica rinnovabile del comune di Cervia, con l’obiettivo di aumentare la produzione sul territorio comunale di energia elettrica da fonte rinnovabile e per far sì che diventi una risorsa per la collettività".

Diversi i benefici che ne deriveranno: da quelli legati alla drastica riduzione di CO2 al risparmio economico fino ad arrivare all’impatto sociale che punterà a una generale diminuzione del consumo energetico. La costituzione dell’associazione è stata preceduta da uno studio redatto dall’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena, che ha mappato tutti gli edifici pubblici che potranno entrare a far parte della comunità energetica, con particolare approfondimento sul plesso scolastico scuola media ’Ressi-Gervasi’, sulla Caserma dei Vigili del Fuoco e sulla casa protetta ’Busignani’ quali primi edifici su cui installare gli impianti fotovoltaici.

In una comunità energetica l’energia elettrica rinnovabile può essere condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico "servito" dalla stessa cabina primaria, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia. La nascita dell’associazione è il primo passo per la realizzazione del progetto (non ci sono ancora certezze relativamente alla tempistica).

Ilaria Bedeschi