La contesa tra Faenza Calcio e Comune rischia di finire in tribunale

La società sportiva accusa l’amministrazione del "notevole ritardo nel rimborso dei lavori di manutenzione straordinaria che effettuò a sue spese negli spogliatoi dello stadio Bruno Neri"

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Corre il rischio di finire in tribunale la contesa tra il Faenza Calcio e il Comune di Faenza, "colpevole" di un notevole ritardo nel rimborso dei lavori di manutenzione straordinaria che la società sportiva effettuò a sue spese negli spogliatoi dello stadio Bruno Neri, dove da sempre disputa le sue partite casalinghe. "Stante la mancanza di qualsivoglia concreto riscontro circa i tempi del rimborso delle rilevanti somme anticipate dal Faenza Calcio (si parla di 30mila euro, ndr)", la società si è vista costretta a inviare al Comune una diffida per ottenere il "rimborso delle somme in questione", evidenzia il presidente Gian Andrea Missiroli.

La vicenda si trascina da tempo: già in passato il Faenza, anche allora per voce di Missiroli, aveva manifestato la propria irritazione. Questa volta però il Comune sembra essere più reattivo: "Mercoledì prossimo la giunta delibererà il contributo straordinario al Faenza Calcio", spiegano dal Comune. "La società sa che a causa dei costi energetici aggiuntivi e dei costi di progettazione per le candidature al Pnrr molti pagamenti sono stati posticipati. Il Comune ha sempre ribadito che avrebbe mantenuto quell’impegno". Al voto della delibera seguirà l’erogazione dei fondi. I dissapori di lunga data fra il Faenza Calcio e il Comune rischiano di sbarcare in tribunale anche per un’altra questione: la società ha infatti dato mandato ai propri legali "per tutelare i propri interessi e diritti" anche per quanto attiene alla gestione dello stadio comunale Bruno Neri, "considerate le dichiarazioni dell’amministrazione comunale recentemente apparse su alcuni organi di stampa, dalle quali risulta intenzionata ad escludere a priori la Società Faenza Calcio dalla gestione dell’impianto. E’ nell’interesse e nel dovere del Faenza Calcio tutelare la propria posizione ed i propri diritti, affinché la gestione dell’impianto sportivo avvenga nel rispetto delle norme e dei principi in materia, senza pregiudizio per la società".

I legali della società hanno dunque inoltrato al Comune una lettera di richiesta di chiarimenti circa le intenzioni dell’amministrazione riguardo alla gestione presente e futura dell’impianto. Su quest’ultimo punto Palazzo Manfredi è sibillino: "nessuna decisione è ancora stata assunta circa il futuro del Bruno Neri. L’uscita della Cooperativa dei Manfredi pone una questione che il Comune è obbligato a risolvere, a partire dagli utilizzi dell’impianto. Non c’è alcuna esclusione pregiudiziale nei confronti del Faenza Calcio". Nel frattempo, il Bruno Neri dà ai suoi frequentatori un’impressione di decadimento: nel punto in cui, in occasione del Palio, fu scavata la buca per posizionare il Niballo, ancora non sarebbe presente il manto erboso. Una situazione che il Faenza Calcio, già impegnato sul terreno con le sue partite, avrebbe più volte segnalato al Comune, il quale avrebbe sollecitato la Cooperativa dei Manfredi ad intervenire. Ma ad oggi non si ha notizia di sviluppi in merito.

Filippo Donati