La Coop dei Manfredi: "Comune incoerente"

Il cda spiega il motivo delle recenti dimissioni in blocco dei cinque componenti

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"Messi in difficoltà dal Comportamento incoerente dell’amministrazione comunale". Il cda della cooperativa dei Manfredi, espressione dei rioni, spiega i motivi delle sue recenti dimissioni con un comunicato. Come noto la Cooperativa aveva stipulato nel 2015 due convenzioni con il Comune: la prima relativa alla gestione dello Stadio ’Bruno Neri’ e la seconda per la gestione del Centro Civico Rioni. Entrambe le convenzioni scadranno a maggio 2024.

"A inizio 2021, quando lo stadio era chiuso a causa dell’emergenza Covid-19 – ricorda la Cooperativa dei Manfredi – abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale di approfittare della sospensione delle attività sportive per fare interventi finalizzati alla ripresa dell’attività nel rispetto delle condizioni richieste dal Faenza Calcio e alla riapertura del bar all’aperto ’Mordillo’. A giugno 2021 la Cooperativa dei Manfredi non aveva ancora ricevuto dall’Amministrazione Comunale chiara risposta, benché ripetutamente sollecitata, per cui è stata costretta a comunicare alla Società che gestisce il ’Mordillo’ che non c’erano le condizioni per l’apertura del bar nella stagione estiva 2021. Nel contempo la Cooperativa dei Manfredi ha chiesto il recesso anticipato dalla gestione dello stadio perché è utilizzato per 10 mesi all’anno dal Faenza Calcio, da metà maggio a fine giugno è gestito direttamente dal Comune per Bigorda d’Oro e Palio e per il solo mese di luglio è nella teorica disponibilità della Cooperativa, la quale ha sempre utilizzato tale periodo per fare eseguire gli indispensabili lavori di manutenzione al manto erboso. Non c’è quindi spazio per la Cooperativa dei Manfredi. Contestualmente la Cooperativa ha chiesto di ampliare le attività che la stessa può svolgere al Centro Civico Rioni di via Sant’Orsola. La Cooperativa ha fatto presente al Comune che i Rioni stanno sostenendo negli ultimi anni importanti costi per la gestione delle stalle, per lo smaltimento del letame, per l’aumento generalizzato dei costi delle materie prime e e dell’energia per cui è stato chiesto di poter svolgere attività volte a divulgare il patrimonio morale del Palio del Niballo e del mondo rionale in modo anche da garantire le risorse necessarie per proseguire l’attività nel Centro Civico".

E qui è uno dei nodi: "L’Amministrazione Comunale – spiega la cooperativa – aveva dato disponibilità sia al recesso anticipato per lo stadio sia per rafforzare la convenzione del Centro Civico Rioni". Il sindaco aveva inviato una lettera il 24 marzo assicurando che la convenzione sarebbe stata integrata. Ma, sostengono i manfredi "tutto si è fatto di nebbia e a fine luglio il Comune ha parlato del 2023".

Questo è stato quello che ha fatto scattare la decisione: "Di fronte a questo comportamento incoerente e che ha messo in grande difficoltà la Cooperativa dei Manfredi, il suo Consiglio Direttivo, composto da cinque persone che operano per spirito di volontariato e gratuitamente, ha deciso di dare le dimissioni".

Gabriele Garavini