REDAZIONE RAVENNA

La figlia di Ilenia fu diffamata, caso chiuso

Arianna Nanni ritira le querele a due persone (una aveva risarcito) che sui social adombravano teorie complottiste sul delitto della madre

Ilenia Fabbri, la donna che. nel febbraio 2021 fu uccisa a Faenza da un sicario incaricato dal marito di lei

Ilenia Fabbri, la donna che. nel febbraio 2021 fu uccisa a Faenza da un sicario incaricato dal marito di lei

Si è conclusa con una sentenza di non luogo a procedere, a seguito del ritiro delle querele, la vicenda giudiziaria che vedeva Arianna Nanni, figlia di Ilenia Fabbri, come parte offesa per diffamazione. La vicenda trae origine dai commenti apparsi sui social media in seguito al tragico omicidio della madre, avvenuto nel febbraio 2021. Ilenia Fabbri fu brutalmente assassinata su mandato dell’ex marito, Claudio Nanni, e del sicario Pierluigi Barbieri, entrambi condannati all’ergastolo con sentenza definitiva. In seguito a questa tragedia, la figlia Arianna, all’epoca ventunenne, si è trovata al centro di accuse infamanti e teorie complottiste diffuse sui social media. Venivano ipotizzati un suo coinvolgimento nel delitto e una presunta complicità della sua fidanzata, insinuazioni che avevano profondamente ferito la giovane.

Due persone erano state chiamate a rispondere in tribunale per diffamazione. Uno degli imputati, un 50enne residente a Londra, è risultato irreperibile ed è stato difeso dall’avvocato Annalisa Porrari. L’altra imputata, una cinquantacinquenne di Pesaro, difesa dall’avvocato Jessica Bandini, all’udienza precedente aveva inteso chiudere la questione offrendo un risarcimento economico. Arianna Nanni era tutelata dall’avvocato Veronica Valeriani, che l’aveva seguita come parte civile anche nel corso del processo per l’omicidio della madre.

Il giudice Cristiano Coiro ha emesso una sentenza di non luogo a procedere a seguito del ritiro delle querele. Gli imputati dovranno ora farsi carico delle sole spese processuali. La decisione di Arianna Nanni di ritirare le querele è stata presa con l’intento di chiudere definitivamente questa dolorosa pagina della sua vita. Tra le teorie più fantasiose, si ipotizzava il suo coinvolgimento nel delitto e la presunta complicità della sua fidanzata. "Ergastolo anche a lei", "la figlia non è così limpida", "la fidanzata per me sapeva tutto", scrivevano gli incauti utenti, senza alcuna base concreta. Ogni volta che si rievoca la vicenda, riaffiorano le sofferenze patite, ed è suo desiderio che non se ne parli più. Con questa sentenza si chiude dunque l’ultimo atto di una vicenda che ha profondamente segnato la vita di Arianna Nanni, che ha dovuto affrontare non solo la perdita della madre, ma anche accuse infondate e dolorose.

l. p.