La guerra attraverso gli occhi dei ragazzi

Popoli in fuga, paesi distrutti, giovani senza futuro. La storia a quanto pare non ha proprio insegnato niente

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Dal 2020 si sta combattendo una guerra, quella contro il Covid. Ma a quanto pare, quando si stava per vincerne una ne è iniziata un’altra. La guerra secondo i ragazzi è una cosa terribile: ferma vite e ne elimina altre. Una guerra in questo momento sembra un’assurdità, come è stato e sarà sempre. In Italia la situazione è tranquilla ma in altre parti del mondo è tragica: la gente è costretta a lasciare le case e i familiari a causa della guerra. Ora una domanda sorge spontanea: a cosa serve studiare storia? "Per non ricadere negli errori del passato" dicevano, eppure nel 2022, nel mondo, si dichiara ancora guerra. A quanto pare dalla storia non si impara proprio niente. I giovani stanno perdendo sempre più fiducia nel futuro ma, nonostante ciò, continuano ad urlare, cercando di fare sentire la propria voce. Negli anni passati, anche recentemente, vi sono state tantissime situazioni di conflitto. Le cause delle guerre sono diverse, molte volte, per risolvere delle dispute economiche o territoriali, le persone vedono distrutte le proprie case. Si immagini da un momento all’altro di vedere sconvolte le proprie vite e di ritrovarsi per strada con le valigie in mano per scappare in altri paesi, alcune volte lasciando gli uomini a combattere. Terribile!

In Ucraina la situazione sta degenerando, le persone sono nascoste in bunker e nelle metropolitane, in questo momento il cibo e l’acqua stanno finendo e molte città sono senza elettricità. Lo scoppio di una guerra toglie la gioia e la spensieratezza e la possibilità ai ragazzi di vivere un futuro di pace. Al giorno d’oggi con le armi che si hanno a disposizione una guerra mondiale porterebbe alla distruzione dell’intero pianeta. Molte nazioni mandano aiuti militari, altre aiuti umanitari come vestiti, alimenti e l’essenziale per vivere. In Afghanistan dove la situazione stava migliorando, nell’estate del 2021, i talebani hanno riconquistato il potere e in questo momento c’è una crisi umanitaria gravissima. Per i giovani anche quella dell’Afghanistan è una situazione senza speranza per nessuno e soprattutto per le donne che devono obbedire a leggi terribili. I leader politici mondiali dovrebbero saper risolvere le questioni politiche senza fare la guerra ma con trattative; dovrebbero pensare alle conseguenze delle loro azioni, e non lanciare missili uccidendo migliaia di persone innocenti per questioni politiche e economiche che non potranno trovare soluzione in questo modo. Bisogna investire e credere nella pace e i ragazzi vorrebbero poterci credere e sperare e non solo leggere delle belle frasi scritte sui libri o pronunciate da persone con ruoli importanti. La storia adesso è qui, dentro le case, dentro le vite di tutti e quindi si deve decidere come narrarla e cosa tramandare alle generazioni future… i protagonisti di questo tempo vorranno essere ricordati come guerrafondai o come portatori di pace? Si deve poter scrivere una storia diversa da quella che tutti stanno vivendo in questi sciagurati giorni. Fermate la guerra!

Matteo Ferrucci, Francesco Galeotti, Gabriele Galeotti, Antonjo Gjordumi, Gianluca Visani, classe 2^A

Scuola media

‘Ugonia’ di Brisighella

Professoressa Maria Matulli