La lettera dei residenti: "Traffico, serve un cavalcavia"

I residenti di Standiana chiedono da anni una migliore regolazione del traffico estivo tra la strada omonima e via Tre Lati. Tra le richieste, la costruzione di un cavalcavia e la manutenzione dei semafori e del sottobosco. Raccolte firme negli anni per affrontare il problema.

La lettera dei residenti: "Traffico, serve un cavalcavia"
La lettera dei residenti: "Traffico, serve un cavalcavia"

Il mare da una parte, il parco di divertimenti più grande d’Italia dall’altro. Stretti nel traffico estivo, i residenti della zona Standiana, tra la strada omonima e via Tre Lati, da anni chiedono una migliore regolazione dell’andirivieni di auto che spesso blocca statale Adriatica e rotonda per Mirabilandia. Recentemente Daverio Brandolini, che vive in zona, ha scritto nuovamente a prefetto, Anas, sindaco, assessora ai Lavori pubblici, direzione del parco di Mirabilandia, comitato cittadino di Savio e presidente del Consiglio territoriale di Castiglione per chiedere di attivarsi per la viabilità della zona.

Tra le richieste quella di costruire un cavalcavia nella zona, che andrebbe ad aggiungersi alla rotonda tra l’Adriatica e via Standiana perché "le code, nei mesi di punta, possono raggiungere svariati chilometri". Brandolini scrive che "il progetto originale di quella rotonda, in realtà, prevedeva la successiva costruzione di un cavalcavia che avesse garantito lo scorrimento del traffico in transito". Brandolini riferisce che i sei lampeggianti posizionati all’epoca della costruzione della rotonda "non funzionano più" e che anche il sottopassaggio per le auto "viene gestito malissimo. L’erba è molto alta, i segnali all’ingresso sono coperti". Inoltre "nei pressi del McDonald ci sono due semafori grandi. Non solo questi non funzionano, ma il vento li ha destabilizzati e non sono in sicurezza". Infine "all’ingresso di Mirabilandia (...) c’è un boschetto di proprietà del Parco. Erba e rovi crescono dappertuttto e ci sono addirittura delle discariche abusive con macerie (...). La mancanza di manutenzione e di pulizia del sottobosco rende quel boschetto particolarmente a rischio incendi, soprattutto per le case vicine". Brandolini racconta di aver portato avanti innumerevoli raccolte firme negli anni sul tema del traffico.