La Musica nelle Aie ha subito fatto il pieno

L’evento è tornato ad affollare Castel Raniero dopo il lungo stop dovuto alla pandemia. Bandini: "Domenica strada affollata per tutti i suoi 5 chilometri"

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La pioggia non ha fermato Musica nelle aie, tornata ad affollare Castel Raniero tre anni dopo l’ultima edizione, rinviata a causa della pandemia sia nel 2020 che nel 2021. "Siamo stati costretti ad annullare tutti gli eventi in programma venerdì, fatta eccezione per l’inaugurazione che ha avuto luogo al chiuso e per la gara podistica", entra nel dettaglio Pietro ‘Quinzân’ Bandini, "e abbiamo dovuto riprogrammare alcuni dei concerti in calendario sabato. Ma alla fine tutti sono riusciti ad esibirsi, solo un concerto è stato annullato, e non per maltempo ma per la positività al Covid di uno dei musicisti".

Altri concerti sono stati leggermente riprogrammati: "le condizioni del manto erboso ci hanno impedito di tenere nel giardino il concerto in programma alla Colonia di Castel Raniero, che ha avuto luogo nello spiazzo che sorge di fianco al palazzo". Il ritorno della musica dal vivo sul prato progettato da Pietro Zangheri, atteso da oltre trent’anni, dovrà dunque aspettare un altro anno. Difficile quantificare le presenze servendosi del metro delle migliaia: "il nostro modo di contarle è guardando via Castel Raniero. Nella giornata di domenica la strada era affollata per tutti i suoi cinque chilometri, al punto che percorrerla in bici era praticamente impossibile. Abbiamo avuto la conferma che la manifestazione è amata sia dal pubblico che dai musicisti. In futuro valuteremo se riproporre il format delle tre giornate o tornare alle precedenti quattro".

Da valutare anche la possibilità di proseguire con il modello di un festival ‘diffuso’, che abbracci oltre che il nucleo di Castel Raniero anche la Colonia, villa Orestina e altre realtà. La scelta era caduta su due elementi iconici del territorio collinare faentino quali la Colonia e villa Orestina anche in virtù dei progetti di valorizzazione recentemente messi in campo, per quanto riguarda la Colonia grazie al finanziamento ministeriale che dovrebbe farla diventare un centro studi, di natura invece più naturalistica quelli destinati a Villa Orestina, che complici i fondi Gal dovrebbe rivivere come uno dei centri visita per il parco della Vena del Gesso. "Un ringraziamento in particolare va alle band, che hanno avuto la pazienza di affrontare con grande disponibilità le difficoltà emerse dopo la pioggia che ha accompagnato il via della manifestazione". Musica nelle aie è insomma tornata in calendario per rimanerci: "il pubblico ha dimostrato di essere legato a questa manifestazione", diventata un elemento quasi ‘architettonico’ di questa parte del territorio.

f.d.