La nostra fantasmagorica piccola orchestra

Diretta dal prof di musica Mirko Nanni, si occuperà della colonna sonora del film realizzato dai compagni dell’indirizzo cinematografico

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Cari lettori e care lettrici, siamo tornati! Questa volta vi parleremo di un altro argomento che ci sta particolarmente a cuore: la nostra Fantasmagorica Piccola Orchestra! Il direttore dell’orchestra che ci guida e sta credendo in noi è il nostro professore di musica. A dire tutta la verità, non siamo dei veri e propri musicisti, ma ci divertiamo a suonare un unico strumento uguale per tutti, il flauto dolce. Vi ricordate della notizia che ha pubblicato la classe prima di Reda, riguardo il nuovo indirizzo cinematografico nato quest’anno nella nostra scuola? Ebbene, parteciperemo anche noi come responsabili della creazione della colonna sonora per il film che sta già prendendo forma. Il compito a noi assegnato sarà suonare e registrare le tracce dei brani che il nostro direttore ci sta facendo studiare. Forse non tutti lo sapete, ma per ogni diversa situazione serve una determinata melodia; questo significa che stiamo preparando varie composizioni, alcune più ritmate e altre d’atmosfera, adatte alle specifiche scene. Per realizzare tutto questo, c’è bisogno di organizzazione: ogni volta che iniziamo un nuovo pezzo, il prof ci mostra lo spartito che ha composto, poi lo analizziamo insieme battuta per battuta; quindi ci dirigiamo verso la nostra sala prove (la palestra), dove abbiamo la possibilità di metterci in semicerchio restando distanziati. A questo proposito abbiamo svolto un’indagine in classe e la maggioranza ha ammesso che ci sono vantaggi e svantaggi nel suonare insieme: per prima cosa i piccoli errori si mascherano più facilmente, invece quelli più grandi possono condizionare non solo le persone accanto, ma anche il resto del gruppo. Avete mai provato a suonare da soli? Noi sì, e vi assicuriamo che le differenze con le prove d’orchestra sono notevoli! Prima di tutto quando uno è da solo ha la piena responsabilità dei propri sbagli, mentre in compagnia è condivisa; poi se qualcuno “perde una battuta”, in gruppo è più semplice recuperarla, mentre individualmente sei costretto a ripartire daccapo.

Nel nostro repertorio abbiamo diversi tipi di melodie, da quelle più vivaci a quelle più tranquille, anche se, detto tra noi, preferiamo i pezzi movimentati! E ora, per farvi capire meglio cos’è questo laboratorio, sarà proprio il direttore d’orchestra, prof. Mirko Nanni, a rispondere ad alcune domande.

Perché ha scelto proprio noi per questo laboratorio?

"Il motivo è che voi come classe riuscite a suonare meglio degli altri; perciò ho deciso di creare questo progetto, dal momento che la vostra risposta alle mie richieste è stata fin troppo buona; il merito non è mio, ma è vostro".

Siamo stati noi ad ispirarla per nuove melodie?

"Sì, perché all’inizio dell’anno vi ho proposto musiche semplici, ma le avete imparate così in fretta e bene che, passo dopo passo, vi ho messo sempre di più alla prova aumentando la difficoltà di esecuzione, divertendomi anche molto perché mi è sempre piaciuto comporre brani di vario genere".

Quali progressi secondo lei abbiamo raggiunto? E qual è il suo obiettivo per noi?

"Siete migliorati nella concentrazione, nello studio, nella lettura dello spartito e infine nella qualità dei suoni prodotti. Il mio obiettivo è semplice: siccome vi state divertendo nell’approfondire il linguaggio della musica, vorrei che usciste dalle scuole medie appassionati e curiosi di imparare e non annoiati nell’andare a scuola".

Classe seconda

Scuola media

di Reda di Faenza

Professor Benito Catani