
Gli imprenditori Tarasova e Linari si sono aggiudicati all’asta la struttura, con una spesa di 215mila euro
Un luogo di degrado che ora si appresta a nuova vita. Il futuro del Bagno Oasi di Lido Adriano è affidato alle capacità imprenditoriali di Natalia Tarasova, origini russe ma cittadinanza italiana, attualmente titolare, insieme a Cristiano Linari, del bagno Miramare a Punta Marina. La nuova titolare ha vinto l’asta che si è conclusa il 16 aprile scorso, ha saldato il conto da 215mila euro per rilevare l’attività e garantirsi una concessione di 9 anni per un canone comunale annuo di 5.800 euro per la zona di pertinenza comunale più 3.200 per l’arenile che vanno al demanio. In corsa c’erano all’inizio 21 realtà che poi si sono assottigliate man mano che avanzavano i rialzi e alla fine sono rimasti in corsa soltanto imprenditori veri e non soggetti che contavano di aggiudicarsi il bene a poco prezzo. Adesso serviranno poco meno di 500mila euro per rimettere in senso la struttura, funzionalizzarla e arredarla e acquistare i materiali per la spiaggia. L’apertura della nuova attività non avverrà, ovviamente, questa estate ma è rimandata a non prima di Pasqua 2026 per entrare poi nel vivo la prossima estate. La sfida è quella di avviare un bar e un ristorante di qualità oltre, ovviamente, ai servizi di spiaggia.
"La situazione che abbiamo trovato – spiega il socio del Miramare Cristiano Linari che è anche supervisore dei lavori all’Oasi – è di estremo degrado. Le cabine sono diventate rifugio notturno di alcuni senza tetto che si erano accampati bucando i muri per installare delle piccole stufe per scaldarsi. Anche ieri, entrando per fare i primi lavori, abbiamo visto uscire velocemente persone dalla struttura. La sensazione è che siano almeno 4 anni che la struttura era abitata in questa modalità e anche a causa di questo ha subìto gravi danni alle parti interne. La parte strutturale invece è in buono stato. Più volte sono state chiamate, negli anni, le forze dell’ordine ma la situazione non è cambiata". Ora si lavora ad una prima bonifica per mettere in sicurezza l’area.
"Siamo proprietari e quindi anche responsabili della sicurezza e quindi cerchiamo di migliorare la situazione all’esterno per poi concentrarci sulle parti interne". L’obiettivo è avere un bar e un ristorante pronti per Pasqua 2026 e al più tardi per l’etate. "Sì, questa stagione è persa, ma se si fosse fatta la gara a ottobre, come sarebbe stato logico, forse ce l’avremmo fatta. Ora – continua Linari – servono investimenti ingenti che stimiamo non tanto sotto i 500mila euro per creare una giusta ricettività sia all’interno con bar e ristorante sia all’esterno con la zona sport, bambini e relax". Peraltro, il Bagno Oasi ha rispettato i criteri della Bolkestein ed è al riparo da gare per 9 anni. "E così abbiamo il piano B nel caso non potessimo continuare in ragione delle gare in arrivo l’attività al Miramare", spiega Linari. Il bene era rientrato nella proprietà comunale a seguito dell’accoglimento dell’istanza di rivendica, presentata in data 16 maggio 2024 relativamente alla procedura di liquidazione giudiziale Onda Blu snc di Marcello e Patrizia Vivoli. La gara si è svolta presso l’Istituto delle vendite giudiziarie di Ravenna tra il 15 e il 16 aprile con continui rilanci – dopo ogni rilancio la gara riparte per altri 15 minuti - che hanno fatto lievitare il prezzo dalla base d’asta di 40mila euro fino al limite raggiunto dei 215mila euro.
Giorgio Costa