"La pasta aumenterà ancora Poi si prevede un miglioramento"

Paolo De Lorenzi, titolare dei Conad Galilei e Fontana, arriveranno nuovi rincari?

"I rincari maggiori sono già avvenuti, ma qualche ulteriore assestamento è prevedibile per il ‘caro energia’. Ci sono fornitori che producono meno o che hanno difficoltà nel reperimento delle materie prime".

Quali sono i prodotti più suscettibili agli aumenti?

"Nuovamente tutti i prodotti da forno, già aumentati nei mesi scorsi. Questa volta l’arrotondamento potrebbe essere intorno al 5%. In primis la pasta, per via della produzione del grano inferiore del 15% rispetto agli anni scorsi per la siccità e per il costo dell’energia, che incide sul processo di essiccazione".

C’è da aspettarsi un’ulteriore impennata dell’inflazione…

"A settembre si è saliti al 9%. Però secondo attenti studiosi del settore, visto che siamo vicini a toccare il ‘fondo’, verso la fine dell’anno potremmo andare un po’ meglio, per avere poi un miglioramento netto nel 2023". .

Come va invece nei comparti di ortofrutta, carne e pesce?

"Grazie alle piogge, frutta e verdura hanno avuto una forte ripresa. La carne sta tenendo mentre il pesce ha ancora prezzi un po’ alti ma stabili".

Come sono cambiate le abitudini dei consumatori?

"Si fa molta attenzione a ciò che si compra, prediligendo anche marchi meno costosi. Si vedono meno grandi spese".

Il Natale si avvicina, quale sorpresa porterà?

"Nuovi rincari di panettoni e pandori, di circa il 30-35%. Significa 1 o 2 euro in più a pezzo. Le difficoltà e gli alti costi di produzione su questi prodotti si vedranno tutti in una volta".