ANDREA COLOMBARI
Cronaca

La picchia perché incinta e la ferisce col coltello

A Faenza arrestato dalla polizia 33enne per lesioni aggravate sulla compagna. In passato aveva già patteggiato per maltrattamenti su una sua ex

La polizia è intervenuta. per via della accesa lite. segnalata dai vicini

La polizia è intervenuta. per via della accesa lite. segnalata dai vicini

Quando a inizio anno aveva saputo che lei era rimasta incinta, aveva iniziato a prenderla a pugni e a tirarle i capelli. Per l’accusa insomma, lui quel figliolo non lo voleva tanto da giungere nella notte tra sabato e domenica a prenderla a calci e pugni. E poi a puntarle all’addome un grosso coltello per minacciarla di morte riuscendo peraltro a ferirla a una mano (prognosi di 10 giorni). Una condotta, quella contestata a un 33enne di origine straniera, che ne ha fatto scattare l’arresto in quasi flagranza per lesioni aggravate: l’uomo si trova ora ai domiciliari nella sua abitazione di Faenza.

Ieri mattina il 33enne, difeso dall’avvocato Laerte Cenni, davanti al gip Andrea Galanti ha in buona sostanza negato di avere ferito la compagna con il coltello parlando piuttosto di un gesto di autolesionismo di lei - nel frattempo trasferitasi da parenti a Brisighella - giunto al culmine di una lite domestica. L’uomo, che ha comunque ammesso discussioni frequenti e animate per via di quella gravidanza, ha un precedente analogo per maltrattamenti su una ex per il quale aveva patteggiato. Il pm Raffaele Belvederi ha chiesto la convalida dell’arresto eseguito dal Commissariato manfredo e la conferma della custodia cautelare ai domiciliari.

I guai per il 33enne si sono materializzati quando a ridosso della mezzanotte una Volante della polizia è intervenuta in un appartamento del centro di Faenza per via di un’accesa lite domestica segnalata dai vicini. Era stato allertato anche il 118 perché una ragazza, fuggita in strada, si presentava ferita e agitata. Quando gli agenti sono arrivati, la giovane era già in viaggio in ambulanza. Poco dopo sono saliti all’appartamento: dentro c’era il 33enne il quale, a specifica domanda, ha precisato che in effetti aveva litigato con la compagna la quale si era a suo dire ferita da sola a una mano.

Una versione ritenuta non troppo credibile: tanto più che l’uomo insisteva sulla superficialità della ferita pure a fronte della lunghezza del coltello, poi sequestrato: 32 centimetri. In più per terra c’erano tracce di sangue oltre a segni di bagnato: il 33enne aveva cioè cercato di ripulire tutto in fretta.

Più tardi la donna ha spiegato agli inquirenti di essere la compagna convivente del 33enne da alcuni mesi e di essere incinta: particolare questo che a dire di lei aveva alimentato atteggiamenti aggressivi di lui per una gravidanza evidentemente non desiderata. Uguale a calci e pugni: percosse che lei però non aveva mai voluto denunciare per timore dell’uomo. E si arriva a sabato notte quando - sempre secondo la ragazza - lui, al culmine dell’ennesima lite, ha afferrato un coltellaccio da cucina e glielo ha puntato alla pancia: lei, nel tentativo di scoraggiarlo e di difendersi, ha finito con il tagliarsi.

L’arresto dell’uomo è scattato anche in considerazione della sua pericolosità sociale: vedi il patteggiamento per i precedenti con una sua ex. E poi su di lui pendeva l’avviso orale del questore dell’agosto 2022 a cambiare condotta di vita.

Andrea Colombari