"La piccola Sara è guarita: grazie a tutti"

La storia dei genitori della bimba di tre anni malata di tumore, rimasti senza lavoro, aveva dato il via a una gara di solidarietà

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"Sara ha completato il suo percorso di cure, le ultime sono state cinque sedute di immunoterapia. Nel giro di un mese dovremo sottoporci ad altri esami per verificare se tutto va bene ma per il momento siamo un po’ più sollevati perché Sara adesso è guarita". Parole di Mattia C., padre della piccola Sara a cui era stato diagnosticato un tumore maligno e aggressivo, un neuroblastoma al quarto stadio che aveva costretto i genitori a smettere di lavorare per seguire la figlia nelle lunghe terapie a cui si sottoponeva negli ospedali di mezza regione. Tale situazione aveva portato poi la famiglia, che viveva in affitto, a dover cercare una nuova casa, in via emergenziale, perchè nel giro di qualche mese sarebbero stati sfrattati. È stato in quel momento che la comunità di tutta la provincia di Ravenna, si è stretta attorno a Sara ed alla sua famiglia. Per lei infatti si erano mossi in tantissimi lo scorso anno ed erano state organizzate raccolte fondi e iniziative benefiche di vario genere. Un moto travolgente che aveva coinvolto tra gli altri, tantissimi privati, la società di basket di Ravenna, l’associazione di pompieri ‘I colleghi di Grisù’, Cosmohelp, e numerose altre associazioni.

Si erano mobilitati per la famiglia di Sara anche Enti e Istituzioni: il comune di Faenza e il comune di Ravenna con i sindaci Massimo Isola e Michele De Pascale, che attraverso la rete di welfare locale hanno evitato che la famiglia potesse finire in mezzo ad una strada, ma anche il parlamentare Alberto Pagani e soprattutto l’associazione Cuore e Territorio che aveva ben organizzato una raccolta fondi su larga scala raccogliendo complessivamente 122 mila euro. Grazie a quella grande manifestazione di vicinanza i genitori di Sara hanno avuto modo di continuare a seguire la loro piccola nelle cure, nel trapianto e infine nel completamento della terapia. Non sono mancati momenti critici, come racconta papà Mattia perché Sara, ed è bene ribadirlo, per guarire, ha lottato e sta lottando ancora. Il percorso di cure ora è terminato e se tutto andrà bene finalmente Sara, che nel frattempo ha compiuto 4 anni potrà avere una vita normale. "C’è sempre un rischio di recidiva – specifica Mattia –, e per questo siamo ancora un po’ in apprensione, ma se i prossimi esami dovessero confermare che siamo guariti bene da marzo potrà andare a scuola materna, continuando ogni 3 mesi a fare i controlli, e noi già da gennaio potremo iniziare a cercare un lavoro".

Mattia vuole ringraziare ancora una volta pubblicamente tutte le persone che si sono mobilitate per la sua famiglia e per Sara.