La premier Meloni nel Ravennate "Commossa da questa tragedia"

La presidente del Consiglio nelle zone alluvionate: da Ghibullo a Faenza, per terminare in Prefettura. De Pascale: "Abbiamo bisogno da subito di mandare un messaggio chiaro ai cittadini colpiti" .

La premier Meloni nel Ravennate  "Commossa da questa  tragedia"

La premier Meloni nel Ravennate "Commossa da questa tragedia"

Dov’è la premier Meloni? Per due giorni l’interrogativo è viaggiato per sedi istituzionali, organizzazioni che lavorano per l’emergenza, giornali. Il programma della visita di ieri della presidente del Consiglio alle zone alluvionate è stato così riservato che lo ha deciso lei stessa ora dopo ora. Si è recata a Forlì e da qui in poi ha sparigliato le carte. In auto è andata prima a Ghibullo e poi a Gambellara, due località sulla Ravegnana, che hanno acqua e fango nelle case e sulle strade. Ha incontrato, e ha visitato le abitazioni di due famiglie: Galli e Mazzola. Giorgia Meloni ha raggiunto Faenza. Con lei, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, le parlamentari Marta Farolfi e Alice Buonguerrieri, Roberto Petri. Meloni e lo staff hanno fatto visita al Borgotto, una delle vie più colpite dagli allagamenti. Anche qui incontri con i cittadini, le foto, le strette di mano tra secchi e fanghiglia. In auto, la premier ha poi imboccato l’A14, ha preso la diramazione per Ravenna per partecipare al vertice in prefettura. "Mi scuserete se c’è stata suspense su dove dovessi andare – ha detto –, non volevo farlo. Sono contro le passerelle. Mi sono anche commossa, ho trovato tanta gente commossa, dalla tragedia ma anche commossa di speranza".

E’ entrata velocemente nella sala dell’emergenza allestita nel Palazzo del Governo, ha ascoltato il punto sulla situazione e poi ha preso la parola per 4 minuti.

"I primi provvedimenti adesso – ha spiegato la premier – servono a stanziare le risorse per l’emergenza e per esentare aziende e cittadini dal pagamento delle imposte, per rafforzare la burocrazia per quello che serve qui e per fermare tutti gli adempimenti che le persone e le aziende non possono portare avanti". Dopodiché, ha detto la premier "bisogna lavorare sugli indennizzi e sulla ricostruzione, questo richiede una stima completa e secondo me anche un lavoro sulla semplificazione delle procedure". Per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini "innanzitutto chiediamo il rinvio di pratiche, di adempimenti fiscali, di mutui e di salvaguardare la situazione contributiva dei lavoratori. Inoltre, è necessario che lo Stato rimborsi al 100% i danni ai privati e alle imprese e infine c’è urgente bisogno di risorse. Serve in questo momento una semplificazione burocratica, perché bisogna fare bene e in fretta". Il presidente, inoltre, si è rallegrato per l’ondata di solidarietà che è arrivata da tutta l’Italia.

"Abbiamo bisogno da subito di mandare un messaggio chiaro ai cittadini su come verranno indennizzati con procedure celeri e trasparenti, per noi sono fondamentali sia la velocità che la legalità" ha dichiarato il sindaco de Pascale. Dobbiamo quindi ricostruire, ma con un livello di sicurezza più elevato. Qualcuno ha paragonato questo evento a un terremoto, ecco seguendo questa linea a nessuno verrebbe in mente di ricostruire una casa crollata per un terremoto senza renderla più solida e resistente. Allo stesso modo noi dobbiamo ricostruire fabbriche e case alluvionate ma dobbiamo anche saperle proteggere, rinforzando gli argini, creando le espansioni, gli invasi e potenziando le idrovore".

In chiusura di giornata, il prefetto Castrese De Rosa tira le somme: "Il nostro obiettivo è salvare vite umane. Averne perse alcune, e con una persona ancora dispersa è per me un dolore tremendo. Siamo qui a lavorare per famiglie e imprese. I danni? Drammaticamente è presto per dirlo. Si era parlato di un miliardo, ora siamo ben oltre. E la conta non è finita".

Lorenzo Tazzari