GIORGIO COSTA
Cronaca

La protesta delle coop braccianti: "Dal governo soltanto briciole"

In arrivo 40mila euro a ogni azienda: "Non è nulla, abbiamo subìto danni per 30 milioni". Il sindaco de Pascale: "Non abbiamo nemmeno notizie sulla modalità di richiesta dei ristori".

La protesta delle coop braccianti: "Dal governo soltanto briciole"

La protesta delle coop braccianti: "Dal governo soltanto briciole"

In arrivo (forse) 40mila euro per ciascuna impresa che abbia subito danni (documentati) dall’alluvione. Grande o piccola che sia l’impresa, questo è l’ammontare dei fondi proposto dal Governo (ma ancora mancano i moduli per le richieste) a 4 mesi dal disastro che ha colpito la Romagna. Le indicazioni emergono dall’ordinanza presentata giovedì scorso in Regione dalla struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo, testo ora aperto agli emendamenti. Se la misura andasse avanti così come proposta, creerebbe una situazione drammatica per le coop e le aziende che hanno avuto danni (anche milionari) e si vedrebbero, in prima battuta, risarcire con 40mila euro, magari sufficienti a coprire i danni di realtà minori ma inutili per le imprese medio-grandi. Solo successivamente, se vi saranno altri stanziamenti, si potrà ragionare su indennizzi ulteriori.

La notizia arriva come una bomba nel bel mezzo della manifestazione che si è tenuta ieri in via degli Zingari, in un luogo simbolico, vale a dire nel campo che venne allagato per primo dopo che fu autorizzato il taglio degli argini sui terreni della Cab (la coop braccianti) di Ravenna. Anche perché le 7 cooperative braccianti della provincia hanno avuto danni per 30 milioni (16 per la distruzione delle colture e 14 per i danni ai mezzi di produzione) e si vedrebbero recapitare 280mila euro. "Di certo, siamo ancora lontani dalle rassicurazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che si è impegnata nelle immediatezze della catastrofe a corrispondere il 100% di risarcimenti – ha detto il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele De Pascale – e nessuno in Romagna ha dimenticato quelle parole. Non solo non ci sono e non si vedono soldi, se non quelli della Regione e dei Comuni, ma non abbiamo alcuna notizia ufficiale della procedura sulle modalità di richiesta dei danni".

La manifestazione, organizzata da Legacoop Romagna con il pieno sostegno di Legacoop nazionale, ha raccolto in via degli Zingari, proprio sotto al cartello che indica il punto della rottura dell’argine, oltre 500 persone in rappresentanza sia delle coop braccianti colpite (6.150 ettari di terreno sui 12.000 in conduzione sono andati sott’acqua mette a rischio i risultati del 2023 e del 2024) sia delle istituzioni che della politica. E i cartelli esposti dai partecipanti chiedevano "basta chiacchiere" e "risposte adesso". La manifestazione avrà come esito un documentato che Legacoop presenterà al governo Durante la mattinata si sono susseguiti gli interventi di Fabrizio Galavotti di CAB Terra, Gabriele Tonini di CAB Massari e Rudy Maiani di Agrisfera preceduti dal presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, e seguiti, oltre che da de Pascale, dal presidente di Legacoop nazionale, Simone Gamberini. Sostegno anche dal mondo sindacale (Cgil e Uil), da Confcommercio e dal comitato degli alluvionati di Fornace Zarattini e presenza delle Leghe delle cooperative di Bologna, Imola ed Estense.

Da parte sua Simone Gamberini, presidente di Legacoop nazionale, ha ribadito la necessità di risposte concrete a un mondo, come quello cooperativo, che lavora costantemente per il benessere delle comunità. "Purtroppo a Roma vedono che il terreno è asciutto e credono che tutto si sia risolto - ha detto Gamberini – ma le cose non stanno proprio così. Figliuolo venga a incontrarci, se serve un tavolo attiviamolo subito ma serve cambiare passo immediatamente. Le coop rifarebbero tutto quello che hanno fatto, ma i danni vanno coperti per davvero non con 40mila euro".