La Regione sblocchi i lavori del ponte di Grattacoppa

Ho presentato alla presidente dell’Assemblea legislativa della Regione e alla Giunta Regionale un’interrogazione per chiedere chiarimenti in merito alla mancata consegna, entro i termini stabiliti, del ponte Grattacoppa, essenziale collegamento per la comunità di Savarna. La ricostruzione del ponte sul fiume Lamone a Torri di Mezzano, con un costo previsto di 2,8 milioni, era stata affidata nel febbraio 2020 alla RCB di Bologna, con l’obbligo di consegnare l’opera finita a febbraio 2022. Siamo ormai a metà estate 2022 e non c’è ancora una data certa per la consegna dell’opera completata. Inoltre, dalla perizia di variante approvata solo lo scorso 17 giugno dalla Giunta, risultano errori importanti e carenze molto gravi a carico del progetto esecutivo messo a gara. L’Amministrazione avrebbe giustificato i ritardi con le difficoltà dovute al reperimento dei materiali necessari per realizzare le “terre armate” sulle due rampe laterali di accesso al ponte. Tali difficoltà di approvvigionamento sarebbero dovute alla guerra in Ucraina, e non consentirebbero di definire la nuova data di fine lavori. Risulta difficile credere che sia colpa della guerra in Ucraina se, dopo due anni e sei mesi dalla consegna dei lavori, è impossibile sapere se il nuovo ponte Grattacoppa verrà aperto o meno quantomeno nell’estate del 2022.

Marco Mastacchi

Capogruppo di Rete Civica-Progetto Emilia-Romagna