Il nuovo supermercato Despar nell’area ex Amga di via di Roma potrebbe aprire i battenti entro il 2025. Despar continua a crescere in Emilia-Romagna e Ravenna è ancora al centro degli investimenti dell’insegna con l’abete, visto il nuovo e ambizioso progetto che, in prospettiva della nascita del punto vendita di via di Roma, vedrà la riqualificazione dell’edificio di archeologia industriale e le mura antiche presenti all’interno del lotto. Verranno creati percorsi pedonali all’interno del comparto con ampi spazi a verde. Il negozio Despar avrà 1.026 mq di area vendita in un edificio che sarà armonico rispetto al contesto circostante e allo stesso tempo moderno e dotato di un ampio parcheggio coperto a servizio della clientela. Per gestire il punto vendita è prevista l’assunzione di 35 lavoratori. "Ad oggi abbiamo presentato gli ultimi progetti e integrazioni richieste dagli enti. La commissione qualità – spiega Alessandro Urban, direttore regionale Despar – si è già espressa e siamo in attesa degli ultimi pareri per ottenere i permessi auspicabilmente entro il mese di ottobre. Allo stesso modo stiamo definendo la gara d’appalto per dare l’avvio ai lavori. L’obiettivo è tagliare il nastro entro il 2025, riqualificando definitivamente l’area ferma da molti anni".
Il 5 agosto scorso la commissione per la qualità architettonica e il paesaggio del Comune di Ravenna (Cqap) ha espresso il parere positivo definitivo al rilascio del permesso di costruire nell’area abbandonata in cui, oltre al supermercato, vi saranno anche fabbricati a uso abitativo e terziario. In cambio la nuova proprietà privata dovrà restaurare il tratto delle mura storiche sulla confinante Circonvallazione dei Goti, preservare a uso sociale il fabbricato con ciminiera dell’ex Officina del Gas risalente al 1863 e realizzare un percorso ciclopedonale tra le mura di Porta Serrata e la Rocca Brancaleone. "Non vedo l’ora che i lavori siano terminati – spiega l’assessora comunale ai Lavori pubblici Federica Del Conte – e che questa zona degradata della città venga rimessa in sesto. L’arrivo di investitori privati ha permesso di mettere mano a un progetto che restituisce ai ravennati un’area di pregio con l’obbligo di conservare e ristrutturare la vecchia fornace, ripristinare il tratto delle mura e creare nuovo verde pubblico".
Non tutti sono d’accordo. Molto critico, ad esempio, Alvaro Ancisi, Lista per Ravenna, secondo cui "resta disdicevole che le destinazioni commerciale e residenziale attrarranno volumi di traffico insopportabili nell’asse circolatorio a senso unico, già molto sovraffollato, composto da via di Roma, con la discesa sregolata e caotica da via Sant’Alberto, da via Venezia e da via Rocca Brancaleone".
Giorgio Costa