NEVIO SPADONI
Cronaca

La scuola pare essere l’ultima preoccupazione del Governo

Anche quest’anno scolastico ormai volge al termine per la gioia di tanti studenti di ogni ordine e grado che da...

Anche quest’anno scolastico ormai volge al termine per la gioia di tanti studenti di ogni ordine e grado che da settembre si sono prodigati (forse non tutti) per la sudata promozione e cominciano a pregustare le vacanze. Resta tuttavia per le classi terminali delle superiori il famigerato esame di maturità con una commissione mista, costituita da tre membri interni, tre esterni e anche il presidente esterno, che dovrà valutare la preparazione degli studenti. Il tanto sospirato e ancora temuto esame di maturità è ormai divenuto una farsa, sia perché si fa di tutto per facilitare gli studenti, sia per i frequenti cambiamenti degli ultimi anni o per modifiche ministeriali o per varie emergenze: dal Covid alle alluvioni. Il colloquio d’esame dovrà riguardare tutte le materie, o meglio, tutte le materie che coinvolgono i commissari d’esame. Quindi, a seconda delle commissioni, qualche disciplina può restare fuori, ma le altre ci sono. È però anche vero che nel corso di un colloquio, che al massimo potrà durare un’ora, la trattazione dei vari argomenti sarà, per forza di cose, veloce e superficiale. Invece, con la terza prova scritta in vigore fino a sette anni fa e poi abolita, c’era modo di approfondire anche le materie di studio che non erano coinvolte nella prima e nella seconda prova.

Le tesine, da qualche anno, non ci sono più, per fortuna perché, quando c’erano, erano spesso assemblaggi pastrocchiati. La scuola ha bisogno, specie oggi con studenti anche di varie etnie, di maggiore serietà curricolare, meno improvvisazioni, e meno atti burocratici, ma a quanto pare è ancora lontana dall’essere palestra di umanità. L’educazione civica è tornata come materia ma è ‘trasversale’, cioè non vi è un titolare unico e le ore sono spartite tra varie discipline. E dire, che oggi in particolare, considerando anche il diffondersi del bullismo, di studenti anche delle medie, che si recano a scuola col coltello, di genitori sempre più arroganti nei confronti degli insegnanti, il tema dell’educazione al rispetto altrui, dell’ambiente, il tema della salute sono fondamentali. Come può una scuola con insegnanti malpagati e poco considerati promuovere il senso critico e l’educazione agli studenti? D’altra parte, troppi insegnanti sono privi di adeguate cognizioni psicologiche, indispensabili per comprendere e relazionarsi con gli studenti. Colpa soprattutto della formazione universitaria. Purtroppo la scuola pare essere l’ultima preoccupazione dei governanti; ma è dalla scuola che dovranno uscire i professionisti del domani.

Nevio Spadoni