
Tornerà a vivere a partire dal prossimo 4 ottobre la scuola di musica Sarti, devastata dall’alluvione nella notte fra il 16 e il 17 maggio, quando acqua e fango si insinuarono fin dentro al complesso degli ex Salesiani, distruggendo pressoché completamente tutto ciò che era conservato al piano terra della struttura. Mercoledì 4 ottobre, a poco più di cento giorni dall’alluvione, i corsi riprenderanno il via. Per la scuola di musica sono pronti anche 800mila euro di donazioni provenienti dal concerto Italia Loves Romagna, tenutosi a Campovolo lo scorso 24 giugno: fu infatti una delle sei realtà (fra le quali figura anche l’oratorio dell’Annunziata a Solarolo) beneficiarie dei fondi raccolti. Finanziamenti che attualmente sono in attesa di essere spesi per le ristrutturazioni in quanto il complesso sta aspettando i "sì" della Soprintendenza. Nel frattempo il 4 ottobre ricominceranno i corsi: "La minore disponibilità di spazi ci ha ovviamente costretto ad alcune scelte – spiega il direttore della scuola Sarti Donato D’Antonio –. Il piano terra è inservibile, dunque pressoché tutte le sale al piano superiore saranno utilizzate come aule dedicate ai corsi di musica. Almeno per quest’anno abbiamo dovuto rinunciare alle aule studio. Ma siamo felici di poter dire che l’offerta formativa sarà la stessa degli anni scorsi, con una sessantina di corsi attivi. Il numero di studenti, del resto, non ha subito alcuna flessione, anzi. Ci attendiamo fra i 350 e i 400 iscritti: numeri in linea con il recente passato, che sono ancora in evoluzione in quanto alcune adesioni spesso vengono formalizzate negli ultimissimi giorni. La scuola Sarti non ha rinunciato al suoi open day: anche per questo siamo felici di poter dire che la nostra offerta formativa, nonostante quel che è successo, è rimasta la stessa. C’è poi il capitolo dei corsi che normalmente attiviamo grazie ai bandi regionali, e che negli anni scorsi hanno sempre portato qui qualcosa come 150 studenti supplementari. È possibile che lo stesso accada anche quest’anno".
Gli iscritti sono delle età più varie: "Da quelli della prima infanzia, che frequentano le elementari, fino agli adulti, con un numero importante di iscritti in particolare fra i ragazzi che frequentano medie e superiori". I danni subìti dalla scuola alla scuola non si sono limitati a quelli inferti dall’acqua alla struttura: la Sarti ha perso anche molti dei suoi strumenti musicali, con un danno stimato intorno ai 150mila euro. Su quel fronte è stata però Save the children, attraverso le donazioni di diversi privati che si sono messi in contatto con l’associazione tra cui spicca quella da 500mila euro di Bmw Italia, a ricucire anche questa ferita, donando alla scuola tutti gli strumenti che erano andati perduti fra le acque alluvionali.
Filippo Donati