La società di calcio sullo stadio: "Mai interpellati per la gestione"

Ci sarebbe un interesse, in caso di trasloco del Palio, ad avanzare proposte per i mesi estivi

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Assume i contorni di un pallone calciato un po’ troppo in avanti la proposta che il Comune di Faenza sarebbe pronto ad avanzare al Tennis club ‘Teo Gaudenzi’ per la gestione dello stadio ‘Bruno Neri’. Sono di due giorni fa le parole con cui la nuova dirigenza del club ha dichiarato di essere interessata allo stadio, smentendo un vociferato legame della questione con il recentissimo cambio ai vertici del circolo. Sarebbero state non poche, nonostante le smentite, le obiezioni di alcuni soci circa l’opportunità per il Tennis club di farsi carico della gestione del ‘Bruno Neri’. Innanzitutto quelle finanziarie: i costi per l’eventuale gestione dello stadio potrebbero incidere in maniera decisa su un bilancio che, nonostante la pandemia, è rimasto in salute. In secondo luogo molti faentini, in particolare quelli che non lo frequentano in occasione del Palio, percepiscono lo stadio spesso quale un "oggetto misterioso", in cui può non essere semplice portare quelle attività che invece fanno del circolo del tennis un luogo fra i più frequentati in ambito sportivo. Da ultimo, nei confronti del ‘Bruno Neri’ l’apparato di Palazzo Manfredi ha dimostrato negli ultimi anni un’insofferenza sempre più manifesta, acuita dalle recenti tensioni fra il mondo dei rioni e quello del Faenza calcio: non è un mistero come la cessione a un ente terzo della gestione dell’impianto sarebbe accolta in Comune con un generale sospiro di sollievo. Atteggiamenti che avrebbero spinto alcuni soci del circolo a domandarsi perché, dati i presupposti, dovrebbe essere il Tennis club ad accollarsi la gestione dell’impianto.

Ma se l’eventuale prossimo ‘amministratore di condominio’ dovrà fare i conti con questi e altri interrogativi, pure i condomini non sono esenti da turbolenze. In primis il mondo rionale, diviso sull’opportunità di disputare le future edizione del Niballo in un ‘paliodromo’: operazione che svuoterebbe il ‘Bruno Neri’ di quello che per molti faentini è il suo contenuto principale. In seconda istanza vanno annoverate le obiezioni del Faenza calcio, a dir poco perplesso dal non essere stato interpellato circa la futura gestione dello stadio, e legittimamente interessato – in caso di trasloco del Palio – ad avanzare proposte per i mesi estivi riferite anche ai campi di allenamento retrostanti l’impianto, utili, come del resto lo stadio stesso, per organizzare tornei estivi finalizzati al dare linfa ai bilanci della società. Campi d’allenamento altrettanto legittimamente annoverati pure tra i desiderata del Tennis club, che potrebbe utilizzarli per offrire servizi aggiuntivi ai suoi soci, quali ad esempio quelli legati al padel. La realizzazione di nuovi campi tuttavia, fa notare il Faenza, priverebbe le squadre di calcio di luoghi in cui allenarsi. La manovra che avrebbe in mente il Comune pare insomma insidiata da uscite in fuorigioco e improvvisi contropiedi.

Filippo Donati