REDAZIONE RAVENNA

La squadra di Barattoni. La sanità alla Mazzoni, il ritorno di Cameliani

La direttrice del distretto sanitario è il nome a sorpresa, entrerà in carica dal primo gennaio 2026, quando sarà in pensione.

La direttrice del distretto sanitario è il nome a sorpresa, entrerà in carica dal primo gennaio 2026, quando sarà in pensione.

La direttrice del distretto sanitario è il nome a sorpresa, entrerà in carica dal primo gennaio 2026, quando sarà in pensione.

La squadra è fatta: tre conferme, cinque donne e quattro uomini (più il sindaco) per la giunta che dovrà lavorare per la città nel prossimo quinquennio. Poche le sorprese, ma è inevitabile, quando bisogna accontentare tanti alleati. La principale porta il nome di Roberta Mazzoni, direttrice del distretto sanitario dell’Ausl Romagna. A lei Barattoni ha affidato la sanità, ma dal primo gennaio 2026, quando la Mazzoni sarà in pensione. Nel frattempo le gestirà al sindaco, assieme a quella del Porto, Pnrr, Grandi infrastrutture e sport, tutte dall’alto peso specifico.

Inevitabile il ritorno di Massimo Cameliani, digerito l’amaro boccone delle Regionali, è tornato in sella: alle Amministrative dopo Sbaraglia è stato il secondo più votato, ma l’aspettano deleghe pesanti: lavori pubblici, mobilità, viabilità, urbanistica. Praticamente mezzo Comune. C’era curiosità per il vicesindaco, ma non c’è stato alcun blitz: la poltrona è rimasta in casa dei Repubblicani, inevitabile dopo il declassamento di Fusignani successivo alle dimissioni di Michele de Pascale. E sarà proprio Fusignani a ricoprire ancora l’incarico, con le scottanti deleghe a Ordine pubblico, sicurezza e polizia locale. Fra gli alleati premiato il Movimento 5 stelle, ma stavolta l’assessorato passa a Giancarlo Schiano che alle Amministrative aveva ottenuto più voti di Igor Gallonetto. A Schiano la delega a Verde pubblico, Centro Storico, Transizione digitale, Legalità e partecipazione. Come previsto un assessorato è andato a Barbara Monti, la più votata della lista Progetto Ravenna: per lei Barattoni ha riservato le deleghe a Aree Naturali, Parco del Delta del Po, Politiche europee e Cooperazione internazionale, Agricoltura e Agroalimentare.

Una bella sorpresa porta il nome di Hiba Halif, studentessa di appena vent’anni, di Europa Verde e candidata con la lista Avs: la ragazza avrà deleghe a Politiche giovanili, Agenda 2030 (futuro sostenibile), Politiche abitative e quelle inedita della Pace. E chissà che non porti una ventata di freschezza nell’austero mondo del consiglio comunale. La delega a scuola e bilancio andrà invece a Francesca Impellizzeri, oltre a quelle a Politiche e cultura di genere e Diritti degli animali.

Eccoci infine al capitolo delle conferme. Scontatissima quella di Fabio Sbaraglia, gettonatissimo alle Amministrative. Per lui deleghe di un certo peso: Cultura, Turismo, Afam, Università, Mosaico, Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria. Resta in giunta anche Federica Moschini con deleghe a Lavoro, Decentramento, Personale, Protezione Civile, Subsidenza e Servizi geologici, Rifiuti, Efficientamento energetico, Autorizzazioni ambientali.

"Sono particolarmente orgoglioso – ha sottolineato Barattoni – che, per la prima volta, ci siano cinque assessore e quattro assessori. La nuova squadra di governo della città è fatta di competenze ed esperienze diverse". Resta da stabilire la presidenza del consiglio comunale: l’impressione è che possa andare a Daniele Perini, di Ama Ravenna (685 preferenze).

Andrea Degidi