
Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti fra i suoi primni provvedimenti ha annunciato. l’aumentato dei dazi
I dazi minacciati da Trump mettono in pericolo quella quota di esportazioni ravennati che viaggiano verso gli Stati Uniti. Ogni 100 euro di Pil, 40,8 derivano dalle esportazioni che per la provincia di Ravenna valgono poco meno di 5,55 miliardi in crescita del 20% tra 2019 e 2024. Il 61,4 % delle merci viaggia verso gli Stati Ue, il 38,6% verso gli Stati extra Ue e di questi l’8,6% verso gli Stati Uniti.
I dati Istat per il 2024 riportati ieri da Il Sole 24Ore sottolineano ancora una volta come le politiche restrittive minacciate e progressivamente attuate dal presidente americano Donald Trump possano impattare sull’economia locale. "Certo che qualsiasi tassa dà fastidio alle imprese ed essendo gli Usa il terzo Paese in cui esportiamo - spiega Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio Ravenna Ferrara – il rischio di aumenti di dazi non ci lascia tranquilli. Ma di certo ancora non c’è nulla e ragionale su ipotesi che durano lo spazio di poche ore non è semplice. Di certo dobbiamo esplorare tutte le strade possibili per favorire le vendite delle nostre imprese anche in mercati apparentemente marginali, Ad esempio, nel 2024, l’export verso il Cile è cresciuto del 15% e il Paese sud americano è diventato il nostro settimo partner commerciale, secondo extra Ue dopo gli Stati Uniti. Così come stiamo andando molto bene in Polonia, un’economia che continua a crescere mentre l’Austria perde poco meno del 30%".
E poi a tenere in ansia le imprese non ci sono solo i dazi. "È il costo dell’energia che in questo momento ci penalizza oltre misura – spiega Guberti – visto che noi paghiamo l’energia fino al 40% in più dei nostri competitori europei. Si tratta di una tassa che è difficile da sopportare e che mina alla radice la nostra possibilità di competere sui mercati". Intanto a livello paese, la Germania, come indicano i dati Istat dei primi 9 mesi del 2024 elaborati dalla Cdc Ferrara Ravenna, continua ad essere il più importante partner commerciale estero per le aziende della nostra provincia ed il mercato tedesco si riconferma al primo posto con quota pari a 12,6% (in progressivo calo); tuttavia, nonostante sia la prima economia della zona euro, è tecnicamente in difficoltà e l’andamento degli ultimi trimestri non fa che confermare una tendenza di lungo periodo.
Tali problematiche si riflettono anche sull’export delle imprese ravennati che verso i mercati tedeschi continuano ad accusare un calo (-9,8%). Negativo anche il riscontro verso la Francia (-1,5% ma in rallentamento e con una quota pari al 9,9%), ritornato ad essere il secondo partner commerciale estero delle imprese ravennati.
Verso la Spagna invece, con peso pari a 5,9% (quarto mercato di sbocco della nostra provincia), le esportazioni locali riprendono vigore e fanno registrare una crescita (+4,2%). Per il mercato più vasto, cioè la Germania, l’export si concentra in particolare per apparecchiature elettriche e i prodotti chimici; verso la Francia si esportano in prevalenza prodotti chimici e generi alimentari, così come pure sul mercato spagnolo arrivano derivati chimici e merci alimentari.