La tradizione romagnola

Un successo i lunedì al Pala de Andrè del Gruppo Folk italiano alla Casadei

Migration

Serata di chiusura del trittico dedicato al folklore sul palco della festa al Pala de Andrè. Cosa sono stati questi i lunedì organizzati dal “Gruppo Folk Italiano alla Casadei” dedicati alla musica e il ballo della tradizione romagnola? Negli anni 60 il ballo, erroneamente definito ”liscio”, era più in forma che mai, questo genere musicale che è riuscito a sopravvivere alle guerre e alle mode, allegro, brioso, fresco, continuava a trasmettere la voglia di ballare ad una schiera sempre maggiore di appassionati. Veniamo da anni in cui gran parte della generazione di 40enni ha snobbato per la maggior parte della propria vita il “ballo liscio” e tutto ciò che esso rappresentava, perché era il ballo delle generazioni passate, di una società completamente diversa che nulla aveva a che fare con quella attuale ed era considerato il ballo dei vecchi.

Bruno Malpassi è il presidente della prima (e quindi più antica) scuola di balli di tradizione di tutta la Romagna. I ragazzi si avvicinano alla scuola dei balli folkloristici romagnoli già in età “da elementare”, dai vari saltarello, trescone, veneziana, bergamaschi, fino ai valzer, mazurca e polca, un susseguirsi di ritmi, figure e tanta passione. La scuola ed il gruppo da esibizione funzionano ininterrottamente da 50 anni, ma…ascoltando le richieste dei ragazzi (in concilio con i genitori) era palese la necessità di un nuovo passo in avanti: la nascita di un’orchestrina di ragazzi che possano continuare il mito della musica di tradizione romagnola. A Ravenna esistono realtà musicali giovanili come l’Orchestra Dei Giovani e un gruppo di ragazzi che suonano con la banda cittadina, cose valide e ormai consolidate, manca la musica romagnola. È una iniziativa che (come già constatato con i ragazzi della scuola di ballo) interessa la fascia di età dai 6 ai 18 anni, atta, di conseguenza, a coinvolgere immancabilmente i genitori e i nonni.

Infine, ad intervallare l’esibizione dei ballerini del Gruppo Fok Italiano, sono tornati sul palco Riccardo, David, Cristian, Filippo, Gabriele e Leonardo, ragazzi (il maggiore ha 16 anni) che hanno riproposto alcuni brani del maestro Secondo Casadei. Il pubblico ha apprezzato e noi siamo convinti che questa sia la strada giusta. Un grazie doveroso a Dedo Baldassari e Claudio Bruciaferri, la loro professionalità e la loro passione l’abbiamo sentita nelle emozioni che ci hanno trasmesso questi primi giovani artisti.

Ferrino Fanti