La ‘virtual dance’ alla biblioteca Classense

Ravenna Festival, danza e tecnologia si incontrano negli spazi d’arte. Appuntamento oggi e domani con Philippe Kratz e Grace Lyell

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La danza incontra la tecnologia in ‘Virtual Dance for Real People’, progetto che la Fondazione Nazionale della Danza-Aterballetto, insieme alla Fondazione Palazzo Mignani, propone in anteprima all’edizione 2022 del ‘Ravenna Festival’. L’appuntamento è per oggi e domani, con repliche alle 16.30, 18 e 19.30, alla Sala del mosaico della biblioteca Classense di Ravenna. Un luogo non casuale visto che l’obiettivo è di proporre al pubblico un’esperienza immersiva in un importante spazio d’arte e di cultura. Qui, gli spettatori potranno ammirare le performance dal vivo di Philippe Kratz e Grace Lyell, che eseguono la coreografia ‘Never Odd or Even’ di Ferdinando Melo, per poi ‘incontrare’ di nuovi i danzatori, una volta indossati gli appositi visori, nella realtà virtuale.

Particolarità del progetto è quello di eliminare la cosiddetta ‘quarta parete’ e le consuete idee di spazio e tempo, in modo che il pubblico si trovi a inseguire i danzatori prima nella biblioteca e poi in altri luoghi del centro storico della città. Il coreografo e regista Melo, grazie anche alla regia video di Guido Acampa, esplora un sogno, che a tratti diventa un incubo, i cui i movimenti sembrano rallentati e la gravità basata su principi diversi da quelli noti. I due ballerini – che indossano i costumi di Nuvia Valestri – sembrano figure oniriche che, sulle note degli Stars of the Lid, cercano inutilmente di ricongiungersi, trainati da una forza irresistibile che li tiene ogni volta lontani.

"Sono sempre alla ricerca di nuovi modi di comunicare un’idea al pubblico – racconta Melo –. In particolare, i miei ultimi lavoro cercano di influenzare la prospettiva dello spettatore. La difficoltà di questo progetto è stata di creare un’esperienza teatrale unica sia dal vivo che nella realtà virtuale. Così, ho sviluppato un nuovo vocabolario del movimento, disegnando la coreografia a partire dallo spazio, prendendo spunto dalla storia e dalla sensazione generata dall’ambiente che sono diventati ingredienti chiave del lavoro. Anche la colonna sonora è frutto di un periodo di sperimentazione, indagine e prova. Al pubblico chiedo di diventare partecipante attivo della performance, con la speranza che questa esperienza stimoli l’immaginazione".

Con i suoi oltre 90 metri quadri di pavimento musivo, che includono tra pannelli a mosaico forse provenienti da una domus romana o da una basilica dedicata al beato Probo, è cornice ideale di questo tipo di performance.

Biglietto di ingresso a 5 euro. Info e prevendite: 0544-249244 e www.ravennafestival.org.