Ladro dei bar inarrestabile, un altro colpo

Nel mirino il Time Caffè di via Zampeschi: "Furto chirurgico". Raid anche alla Tazza d’Oro, ma erano in due: "Sapevano dove cercare"

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Altri due colpi nella notte, altri due bar violati. Dietro al primo, il Time Caffè di via Zampeschi, c’è certamente la mano dell’inafferrabile ladro solitario cui le forze dell’ordine stanno dando la caccia da febbraio e che ormai di furti ne ha messi a segno oltre una settantina. Il secondo, ai danni della Tazza d’Oro di piazza del Popolo, è stato invece messo a segno da due persone ed è di tutt’altra natura: i ladri sapevano cosa e dove cercare, per cui si sospetta di qualcuno che per motivi di lavoro abbia avuto a che fare col locale, in un passato più o meno recente.

Il ladro solitario era tornato in azione non più tardi di sabato notte, ai danni di due bar alle Bassette. E si sarebbe ripetuto tra la serata di domenica e la notte di lunedì, stavolta nella zona di via Cilla. Solito bottino: fondo-cassa più le sigarette, per un danno complessivo stimato intorno ai 3000 euro. E danni alle strutture limitati all’essenziale: "Non ha toccato liquori né gratta e vinci – spiega una delle titolari del Time Caffè, Susanna Ceccoli –, per entrare ha forzato la porte e chi è venuto a sistemarla ha detto che ha fatto un bel lavoro. L’ha scassinata, ma non devastata. Sapeva come colpire, è un grosso portone in alluminio, non facile da aprire". Il ladro seriale, è ormai noto, forza gli ingressi con un piede di porco. E agisce in maniera chirurgica, senza danni gratuiti: "L’allarme suona solo nella parte davanti, quindi sapeva dove fermarsi. Evidentemente aveva fatto un sopralluogo preliminare".

Per il Time Caffè non si tratta però della prima visita sgradita. "Altre volte avevano disattivato i sensori dell’allarme, un’altra cercarono di entrare dal retro, senza riuscirci". In questo caso il ladro solitario è entrato inazione tra le 20.30 di domenica ("a quell’ora era tutto in ordine") e le 6 e un quarto di lunedì, quando la barista è arrivata per aprire e ha fatto l’amara scoperta.

Le telecamere esterne della centralissima Tazza d’Oro hanno invece ripreso due persone arrivare in bicicletta. L’incursione è avvenuta alle 3.20 di lunedì. Bottino, 1200 euro. "Per entrare non è stato forzato alcun ingresso, e questa è la prima cosa strana – spiega uno dei soci titolari, Francesco Polo –. La seconda è che, oltre al fondo-cassa, hanno trovato soldi nascosti in una cassetta in cucina, della quale dovevano essere informati altrimenti non l’avrebbero mai trovata. Non hanno fatto altri danni, sono stati dentro 40 secondi. L’allarme non è scattato, anche questa è un’anomalia e vogliamo capire se è stato disattivato o se conoscevano il codice". Non ci sono, per ora sospettati particolari, ma di certo ad agire è qualcuno che il bar lo conosceva bene, magari per rapporti di lavoro pregressi. "Questo ci lascia un po’ di amaro in bocca – conclude Polo –, non tanto per i 1200 euro per i quali siamo coperti da assicurazione".

Lorenzo Priviato