Domenica, come faccio spesso, mi sono avventurato in bici lungo l’argine del Fiume Lamone da Boncellino di Bagnacavallo fino a Faenza. La situazione è drammatica. Il corso del fiume è una foresta in parte abbattuta dalla furia delle acque nel mese di maggio scorso. Alberi divelti con le radici al vento, alberi tronchi fermi in mezzo all’acqua, arbusti, rami, tronchi galleggianti. ‘Non sì aspri sterpi né sì folti. . . ’ direbbe Dante. Mancano solo le Arpie, o forse ci sono. Un scena sconvolgente, sembra che l’acqua si vergogni a passare in mezzo a tanto disastro.
Spero, speriamo che chi ha la competenza e la responsabilità di riparare questo scempio lo faccia in fretta, altrimenti, dovesse ripetersi un avvenimento come nel maggio scorso, ci troveremo di nuovo a piangere amare lacrime oltre che di rabbia anche di disperazione.
Werther Pattuelli
Ex Xenos a Marina,
a quando i lavori?
Quanto dovremo aspettare ancora per vedere sistemata l’area dell’ex Xenos? Sono anni che è degradata e meno male che l’hanno recintata. è una zona centralissima di Marina di Ravenna e anche se è di privati il Comune dovrebbe parlare con i proprietari per trovare un accordo perché in quella posizione non si può permettere una situazione tale di sporcizia e incuria.
Lettera firmata