"Lampioni spenti, temo un aumento dei furti"

Topi d’appartamento in via Vicoli, spariti 1.000 euro. Il vicesindaco vuole vederci chiaro: "Faremo un confronto con i dati degli altri anni"

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Un furto in casa in via Vicoli, fruttato ai ladri circa 1.000 euro. Un episodio odioso in uno dei periodi peggiori dell’anno per i furti in casa, quello pre-natalizio, e su cui il vicesindaco con delega alla Sicurezza Eugenio Fusignani vuole vederci chiaro: la domanda che si pone è se ci sia una correlazione tra quanto successo negli ultimi giorni (tra cui anche alcune razzie nelle auto a Ponte Nuovo) e lo spegnimento dei lampioni di notte per risparmiare sull’energia. E per questo ha annunciato che ha chiesto dei dati per fare un raffronto tra la criminalità delle prossime due settimane e quella registrata nello stesso periodo del 2019 e del 2021.

Ma partiamo dall’ultimo episodio, avvenuto in via Vicoli verso le 3 di notte di ieri. Qui i ladri, come raccontano le vittime, sono entrati dopo aver forzato un’inferriata con un piede di porco, o forse un cric. "Sono riusciti a prelevare alcune cose nel piano terra: c’erano un borsello e una borsa, hanno preso su i contanti e lanciato i documenti in giardino – raccontano i padroni di casa –. Noi stavamo dormendo al piano di sopra e ci siamo svegliati per l’allarme, loro sono fuggiti non appena è scattato".

Il vicesindaco Fusignani dice che vuole vederci chiaro: "Bisogna capire se siamo nella norma come episodi rispetto agli anni scorsi o se c’è e ci sarà un incremento nelle ore di spegnimento dell’illuminazione pubblica. I furti avvenivano anche prima, lo sappiamo, ma occorre capire se questo influisce ulteriormente. Questa è una misura che serve a contenere le spese a fronte del fatto che il governo ha tolto i contributi agli enti locali, ma le giuste scelte di bilancio non possono avvenire a scapito della sicurezza". Fusignani dice quindi che terrà particolarmente in osservazione la situazione per 15 giorni "per valutare gli episodi e vedere se c’è un aumento rispetto al 2019 o al 2021. Per ora una o due sere non vogliono dire nulla, ma se l’aumento si registra in un periodo ampio allora sarà necessario rivedere lo spegnimento dell’illuminazione, tagliando su altro. Se ci sarà necessità di rimodernare gli impianti a led, in modo che consumino meno, andrà fatto". Altre soluzioni, come accendere un lampione sì e uno no, sono impraticabili, secondo quanto spiega Fusignani: "I lampioni non sono abat-jour con l’interruttore, si accendono e spengono in blocco. Riprogrammarli diversamente avrebbe più costi che benefici. Inoltre le norme europee prevedono che debba essere garantita una continuità della luminosità".

Sara Servadei