Lanciano scooter rubato contro auto dei carabinieri

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Su quello scooter risultato rubato il 25 giugno scorso a Cesena durante un furto in abitazione, stavano viaggiando a velocità sostenuta due giovani di origine straniera con addosso un po’ di droga. E quando i carabinieri hanno provato a dare loro l’alt, i due, secondo l’accusa, hanno tentato di dileguarsi: ma, naufragati davanti al traffico e intrappolati dalla manovra a tenaglia dei militari, alla fine hanno desistito non prima però di avere tentato un ultimo affondo lanciando lo scooter contro lo sportello della gazzella graffiandolo e ammaccandolo. Per quanto accaduto attorno alle 22 di venerdì scorso a Cervia, sono stati arresti il 27enne di origine senegalese Dieng Madieng e il 22enne di origine albanese Anxhelo Agastra (era lui alla guida dello scooter).

Diversi i reati loro contestati anche in concorso: resistenza, danneggiamenti aggravati, detenzione di droga e ricettazione dello scooter. Secondo quanto ricostruito dal Radiomobile della Compagnia rivierasca ieri mattina davanti al giudice Antonella Guidomei, i due – difesi dall’avvocato Roberto Pacifico sostituito dal collega Roberto Manzo – sono stati notati mentre sfrecciavano sullo scooter a ridosso della località marittima. A quel punto è scattato il primo alt: ignorato dai fuggiaschi che hanno proseguito la loro corsa verso il centro città. La fuga è terminata alcune centinaia di metri dopo in viale Oriani dove, approfittando del momento più propizio, un militare è riuscito a sporgersi e a sfilare le chiavi dello scooter. E’ a quel punto che – prosegue l’accusa – come estremo tentativo di farla franca, hanno lanciato il motociclo contro la pattuglia. Agastra, muratore disoccupato domiciliato a Cesena con alle spalle un avviso orale del questore e un provvedimento di messa alla prova per pregresse grane giudiziarie, addosso aveva un grammo di hashish e un grammo di cocaina. Il giovane ha detto in aula che si trattava di droga per uso personale comperata in un parco di Cesena poco prima di arrivare a Cervia per un totale di 40 euro. In quanto allo scooter, ha detto di averlo chiesto in prestito agli stessi spacciatori per un paio di giorni: ma non sapeva fosse rubato, avrebbe poi dovuto pagare 150 euro.

Sulla contestata fuga, ha sostenuto di non essersi accorto dell’alt pensando, a causa del gran traffico, che le sirene fossero per altri. E ha detto pure di non avere urtato volontariamente i carabinieri. In quanto a Madieng, abita ad Alfonsine ma al momento dorme da un amico a Cesena: addosso aveva 3,9 grammi di cocaina e 15 grammi di hashish. In aula ha detto di avere comperato la droga a Cesena dietro alla stazione per circa 200 euro per andare a una festa dove condividerla con 15-20 amici; lui le sirene dei carabinieri non le avrebbe a suo dire sentite perché indossava le cuffiette. Il giudice ha convalidato entrambi gli arresti e, come chiesto dalla procura (pm di turno Angela Scorza), ha disposto l’obbligo di firma in attesa del processo fissato per metà mese.