
L’antichissima tecnica dei ‘capannari’
Uno degli ultimi capanni costruiti con la canna palustre, testimonianza di un’antica arte artigiana tutta ravennate, e che sorgeva al parco Due Giugno, nella pineta San Vitale, venne abbattuto da una burrasca nella seconda decade di gennaio del 1997. All’epoca a Ravenna c’erano ancora due esperti ‘capannari’, Alvaro Agostini e Dino Casadio (a sinistra e al centro), allievi di Guido ‘e capaner’, grande maestro ravennate di questa tecnica edificatoria con la canna, tramandata solo oralmente. Con loro è Mauro Lavezzi, di Punta Marina, unico giovane depositario di tale tradizionale attività.
A cura di Carlo Raggi
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