
L’assessore Costantini. "La società Omega 3.0 non poteva realizzare quanto promesso rispettando le nostre regole". I cittadini contestano il cambio di destinazione d’uso. "Resterà un giardino pubblico" .
È tornata nella disponibilità del Comune di Ravenna l’area sportiva che si trova a Lido di Dante tra le vie Marabina e Paolo e Francesca. Non è andato in porto il progetto della società Omega 3.0 di gestirla, realizzandoci anche un centro estivo. Da qualche giorno sulla recinzione è appeso il cartello ’impianto sportivo comunale chiuso per cambio destinazione d’uso’. Espressione che in paese qualcuno ha interpretato come l’intenzione di costruirci un parcheggio. Non sarà così. L’assessore comunale allo sport, Giacomo Costantini, ripercorre le recenti tappe del percorso. "Omega 3.0 nei mesi scorsi ha partecipato alla gara per la gestione dell’area. Il loro progetto ha ricevuto dal Comune un parere positivo".
A quel punto Omega 3.0 si è messa in moto per capire come valorizzare l’area, dove si trova un campo da calcetto e una zona polivalente dove poter giocare a pallavolo, tennis e basket (questo dopo che saranno effettuate le necessarie manutenzione; è presente, al momento, un solo canestro). Cosa si è inceppato? "Quando la società Omega 3.0 ha realizzato di non essere in grado di portare avanti il suo progetto nel rispetto delle regole del Comune, ci ha restituito l’area". La società, in sostanza, ha capito che il suo progetto non era sostenibile.
"A quel punto è stata avviata la procedura per la restituzione dell’area e il passaggio da area sportiva concessionata ad area verde a fruizione libera per lo svolgimento di attività sportive". Dopo due bandi per affidarne la gestione che non hanno prodotti risultati concreti, nel breve periodo il Comune è intenzionato a farsi carico di interventi di manutenzione per sistemare le attrezzature sportive, dal canestro mancante alle porte del campo da calcetto. "A Ravenna abbiamo già altre aree totalmente comunali con impianti sportivi. Difficile individuare un gestore che possa trovare appetibile quest’area". Per quanto riguarda gli sfalci, l’ufficio Decentramento del Comune ne ha incaricato il comitato cittadino, che provvederà a breve. La Pro loco di Lido di Dante, presieduta da Andrea Scaravelli (anche vice presidente di Omega 3.0), lamenta l’assenza di comunicazioni da parte del Comune. Quanto accaduto, insomma, sarebbe stato un fulmine a ciel sereno. La società (in passato l’area è stata gestira dall’Asd Lido di Dante), era intenzionata ad attrarre società sportive vicine (Lido Adriano, Porto Fuori, Classe) e ad organizzare già quest’anno un centro estivo. Gli altri obiettivi erano installare una tensostruttura dove poter svolgere attività quali pallavolo, tennis e basket e mettere a disposizione degli atleti gli spogliatoi (senza cementificare, ma acquistando un modulo smontabile).
l.b.