Laurie Anderson, il suo mondo vi stupirà

Al via Ravenna Festival al Pala de Andrè con lo spettacolo della grande artista americana. Un viaggio in un’altra dimensione, fra musica e parole.

Laurie Anderson,  il suo mondo vi stupirà

Laurie Anderson, il suo mondo vi stupirà

Non esiste un’artista come Laurie Anderson. Perché la signora ha scelto di camminare sui crinali, in equilibrio difficile, verso luoghi impervi e sentieri inesplorati. Lunedì scorso ha compiuto 76 anni eppure non si stanca di portare in giro per il mondo uno spettacolo dove la parola pesa più di tutto e il domani è già qui. Lo presenta in uno show avveniristico che stasera inaugurerà il Ravenna Festival per l’unica data italiana del suo tour Let X = X con i Sexmob di Steven Bernstein, veterani della scena downtown di New York. Una serata per dimostrare come la ricerca di nuove forme espressive, tanto quanto la grande avventura dell’umanità alla scoperta delle regioni siderali, non finisca mai (ore 21.30 al Pala de Andrè, biglietti da 22 a 35 euro, info e prevendite: 0544-249244).

Sì, è la vedova di Lou Reed, lui non c’è più, però la accompagna sempre, tanto che stasera lei suonerà un pezzo al quale avevano lavorato assieme. Ma attenzione, questa sublime narratrice brilla di luce propria, da quando riuscì a scalare le vette delle classifiche con ‘O Superman’, il suo brano più noto, una goccia nella vastità di una produzione affascinante. E riascoltando quel pezzo-mantra, un impasto di elettronica e vocoder, si scopre quanto sia ancor oggi ammaliante e affascinante, come tanti suoi album-gioiello, da ’Big scienze’ a ’Bright red’.

Il fatto è che Laurie Anderson non ha mai avuto timore di guardare al domani, il suo spettacolo è un intarsio fra suoni e parole, un vertiginoso volo nell’ignoto. E perderlo sarebbe un peccato. In giro per la città ci sono i cartelloni del suo concerto, dove Laurie non teme di esibire il volto rugoso illuminato da un sorriso fanciullesco, ma quei solchi sul viso sono il segno della profondità di pensiero di una donna minuta ma forte. Con un sound che guarda al futuro, ma che anche stasera non tralascerà il suo passato.

Andrea Degidi