Pasqua al mare, tanti scelgono la costa Ravennate
Le giornate sono diventate più calde e più lunghe, il sole più intenso. La primavera profuma già d’estate e nel nostro territorio vuol dire solo una cosa: spiaggia. E così tanti trascorreranno questa Pasqua negli stabilimenti balneari, a pranzo sul mare: "Domenica è strapieno, lunedì è quasi al completo – dice Luca Tommasini, titolare del bagno Obelix di Marina di Ravenna –. Sabato è una giornata meno esaltante. Tante persone hanno chiamato per tempo. Abbiamo aperto la settimana scorsa e sono arrivati tanti da fuori: Bologna, Modena e Reggio Emilia soprattutto. Ci sono gruppi di ragazzi che stanno cercando una casa per l’estate e mentre vengono a vederla ne approfittano per trascorrere la giornata in spiaggia. Del resto ci aspettavamo che non appena fossero arrivate le belle giornate di sole la gente sarebbe venuta in spiaggia". Anche al bagno Hookipa, sempre a Marina di Ravenna, Pasqua e Pasquetta sono "quasi al completo. Le persone continuano a chiamare e le prenotazioni stanno arrivando già da una ventina di giorni a questa parte. Lavoriamo molto con la zona di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia: gli emiliani si spostano volentieri. Finora abbiamo aperto in maniera parziale e, anche se non con numeri clamorosi, si è iniziato a lavorare. È una realtà un po’ incerta, difficile aspettarsi qualcosa: noi cerchiamo di fare le cose nel miglior modo possibile. Abbiamo, però, il problema atavico che hanno tutti: il reperimento del personale, che è un disastro".
A Punta Marina, Mirko Leoni, titolare del bagno Perla, ha aperto il ristorante nei weekend già da inizio marzo: "E le cose stanno andando come tutte le primavere: ci sono molte richieste. Per Pasqua, confidando nella bella stagione, ci aspettiamo tanta gente". Leoni dice che le prenotazioni stanno andando bene: "Siamo da diversi giorni al completo, le persone si sono organizzate per tempo. La voglia di uscire c’è, anche in un momento così particolare: l’aria aperta e il mare danno un senso di libertà. Dopo la pandemia, l’aria aperta è ancora più desiderata. Considerando le crisi internazionali, un momento di svago non è cosa da poco".
sa.ser.